Infermiere aggredito all’ospedale di Locri, l’Opi denuncia: “situazione emergenziale”
Ancora un accanimento contro un operatore sanitario. Questa volta i fatti si sono registrati all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Locri dove, lo scorso venerdì, un infermiere è rimasto vittima di violenza durante il suo turno di lavoro.
In seguito all’accaduto è insorto l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Reggio Calabria che, tramite il Presidente Pasquale Zito, denuncia: “L’episodio accaduto appare ancora più grave alla luce del particolare momento che sta attraversando l’intero Paese e il mondo della sanità in particolare”.
“La situazione emergenziale – prosegue Zito – unita alla cronica carenza di risorse umane, non sempre consente di lavorare in un clima sereno: nonostante ciò, gli Infermieri, insieme agli altri Operatori Sanitari, fanno l’impossibile per garantire un servizio professionale e tempestivo, e niente può giustificare simili atteggiamenti da parte dell’utenza“.
“Questo appena registrato – aggiunge il residente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche – non è certo il primo episodio in cui gli infermieri si trovano vittime di aggressioni, anzi, spesso, episodi simili, non assurgono ai clamori della cronaca, ma fanno ormai parte, purtroppo, del vivere quotidiano di chi opera in un contesto complesso come quello sanitario, soprattutto, in una terra difficile come la nostra Provincia. Gli Operatori Sanitari tutti, hanno il diritto di svolgere il proprio lavoro, già di per sé impegnativo, in tranquillità e sicurezza, e come più volte abbiamo suggerito, si potrebbe cominciare istituendo nuovi posti fissi di polizia nelle Strutture ove risultano assenti, potenziando, nel contempo, quelli già esistenti.”
“Nella speranza di essere finalmente ascoltati, - conclude Zito - l’O.P.I. di Reggio Calabria, a nome di tutti gli Infermieri della Provincia di Reggio Calabria, esprime vicinanza, solidarietà e sostegno al Collega di Locri, condannando l’incivile comportamento di cui è stato vittima".