400 chili di coca nascosti tra i polli. Blitz antidroga tra Italia, Kosovo e Albania: 25 indagati
Un imponente carico di polvere bianca, più di 400 chili di cocaina che sul mercato avrebbero fruttato qualcosa come circa 100 milioni di euro.
La droga viaggiava nascosta in un container, in pacchi che ufficialmente avrebbero dovuto contenere solo del pollo, e che sono stati intercettati e sequestrati nel porto di Gioia Tauro.
Un “colpo” messo a segno dai Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con la Polizia Kosovara e con la Polizia Criminale Albanese, che hanno anche sottoposto a fermo ben 25 persone tra operai, impiegati ed autisti di un’azienda che si presume fosse la destinataria della merce; sette di queste persone sono state arrestate per traffico internazionale di stupefacenti.
Al carico, che proveniva dal Sudamerica, i militari - insieme ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane - sono arrivati tramite la scansione radiogena che viene effettuata con delle sofisticate attrezzature disponibili nel porto calabrese.
Gli investigatori hanno “setacciato” così un container “in transito” che arrivava da Santos, in Brasile, e che era diretto ad una ditta di Lipjan, in Kosovo.
Per “stanare” i presunti responsabili del traffico di droga, la Dda reggina ha organizzato così una consegna controllata internazionale, con l’emissione di una rogatoria nei confronti della Procura di Stato del Kosovo e della Procura Speciale di Albania.
Rogatoria che è stata eseguita sul territorio kosovaro insieme alla polizia locale ed a quella albanese, con il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e del II° Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza “Coordinamento informativo e relazioni internazionali”.
Al termine dell’operazione, conclusasi ieri sera nei Balcani, le fiamme gialle e le due polizie straniere, dopo aver seguito il container per l’intero tragitto, hanno sequestrato 400 panetti di cocaina purissima, per un totale appunto di 400 kg, procedendo contestualmente ai fermi di cui accennavamo all’inizio.
Il blitz è stato coordinato dalla Dda della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, coadiuvato dall’Aggiunto Calogero Gaetani Paci e dal Sostituto Francesco Ponzetta.