Con la scossa elettrica catturano quasi 300 trote, “beccati” tre pescatori di frodo
Uccisione e danneggiamento della fauna protetta del Parco. Sono questi i reati contestati a tre persone che sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria nei giorni scorsi dai militari della Stazione Carabinieri Parco di Cotronei dipendente dal Raggruppamento Parchi, Reparto P.N. “Sila”.
I tre, che viaggiavano a bordo di due fuoristrada, sono stati fermati per un controllo dai militari mentre transitavano in località "Li Carbonari-Pollitrea" del comune di Cotronei.
Nel corso del controllo, in entrambi i veicoli, i carabinieri hanno ritrovato in tutto 295 esemplari di trota “Fario”, di misure variabili da 10 a 40 cm, per un peso complessivo di circa 17 kg.
Il trasporto sospetto ha indotto i militari ad approfondire il controllo con la perquisizione dei veicoli. Infatti, ben nascosta nei due mezzi, vi era l'attrezzatura necessaria, ed in particolare un generatore a scoppio di grossa potenza, dei retini metallici e il cavo elettrico per praticare pesca di frodo.
Il rinvenimento ha dunque confermato ai carabinieri l’attività illecita eseguita precedentemente dai tre fermati. Sul posto, interessati dai militari, sono intervenuti per conferma anche i veterinari dell'Asp di Crotone che hanno prelevato un campione delle trote sequestrate per sottoporle ad una verifica ed attestarne le modalità di uccisone.
Da un primo esame sarebbero emerse, negli esemplari di trota, emorragie diffuse compatibili con il metodo di cattura mediante scossa elettrica.
I tre sono stati dunque deferiti mentre il materiale rinvenuto, come avvenuto per le trote, è stato sequestrato.