Rende propone la cittadinanza onoraria alla figlia del Che Guevara
“Il nostro vuole essere un segno di riconoscimento e di ringraziamento ai sanitari cubani, ma anche e soprattutto un gesto di fratellanza che vada ad eliminare barriere e confini tra popoli e nazioni sotto la bandiera della salute come bene comune, quella stessa bandiera che in questi mesi anche i nostri medici, infermieri e operatori sanitari tutti, hanno onorato con grande spirito di assistenza e solidarietà con un lavoro instancabile ed encomiabile”.
Con queste parole il primo cittadino di Rende, Marcello Manna, commenta l’operato della Brigadas Henry Reeve, squadra di medici e sanitari giunta da Cuba a supporto dell’Italia ad inizio pandemia.
“A tutti loro, un ringraziamento speciale per il grande impegno messo in campo e per essersi presi cura della nostra comunità, dei nostri cari anche in condizioni estreme” continua il sindaco, che ricorda come l’isola caraibica svolge “sin dal dopoguerra nel mondo una incessante attività di solidarietà internazionalista” a dimostrazione di come il “diritto alla salute debba essere valore universalmente riconosciuto”.
In tale occasione, è lo stesso sindaco ad annunciare che il consiglio comunale proporrà di conferire la cittadinanza onoraria ad Aleida Guevara, dottoressa figlia del rivoluzionario Ernesto Guevara meglio noto come il Che, visto il suo impegno profuso da anni “ad esportare nelle nazioni più in difficoltà un modello sanitario basato sulla uguaglianza e la prevenzione”.