Ossessionava l’ex compagna: condannato 40enne

Cosenza Cronaca

Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dal Pm e dell’Avvocato Maria Teresa Zagarese, procuratore speciale della parte offesa, ha condannato un 40enne ad un anno di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, oltre che al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile, da liquidarsi in separato procedimento, e alla refusione delle relative spese di costituzione e difesa.

LE ACCUSE

All’uomo di contestava di non aver accettato la conclusione del rapporto sentimentale con la compagna, una 30enne rossanese, e pertanto avrebbe messo in atto doverese molestie.

Nello specifico, e secondo la ricostruzione accusatoria, avrebbe contattato la ex con insistenza, con telefonate, messaggi e con un audio dal tono minaccioso inviato tramite Whatsapp, pretendendo che venisse ristabilito il rapporto sentimentale.

Non solo. Avrebbe anche seguito i suoi spostamenti, pedinandola e appostandosi nei luoghi da lei frequentati, anche di notte, ingiuriandola e minacciandola di morte impugnando un cacciavite, nell’ipotesi in cui l’avesse incontrata in compagnia di un altro uomo.

Questo il tenore delle minacce: “Appena ti vedo uscire con mio figlio insieme al tuo nuovo compagno …mi faccio 15 anni di galera”.

Sulla propria pagina Facebook il 40enne avrebbe inoltre condiviso numerosi articoli riguardanti episodi di violenza sulle donne, mentre aveva inviato alla presunta vittima un’immagine raffigurante una pistola corredata da frasi minacciose.

L’intera situazione aveva causato nella 30enne ansia e paura generandole, anche, il timore per la propria incolumità, costringendola a cambiare stile di vita.

Per queste gravi condotte l’imputato era stato sottoposto agli arresti domiciliari.

IL PROCESSO

Nel corso del processo sono stati sentiti, tra gli altri, alcuni agenti del Commissariato di polizia di Corigliano Rossano e la parte offesa, che ha ripercorso le fasi del proprio rapporto sentimentale con l'imputato incrinatosi a causa della gelosia di quest’ultimo.

La donna ha anche riferito dell’atteggiamento altalenante del 40enne nella relazione con lei e con il bambino, alternando momenti di serenità a vere e proprie sfuriate con minacce e aggressioni.

LA SENTENZA

All’esito del procedimento, il Tribunale di Castrovillari ha emesso una sentenza di condanna nei confronti dell’imputato.

«È indubbiamente un successo professionale quello raggiunto, ma il dato più importante è che Giustizia è stata fatta poiché episodi di questo genere devono essere sempre denunciati e i responsabili puniti», ha affermato l’avvocato Maria Teresa Zagarese.