Recupero antiche varietà di fagioli, al via collaborazione tra Coldiretti e Arsac

Calabria Attualità

Al via il recupero delle antiche varietà di fagioli grazie alla collaborazione tra Coldiretti Calabria e Arsac. Il progetto, creato da Bruno Maiolo, direttore generale dell’Arsac e alla preziosa collaborazione del Direttore del Centro Maurizio Turco e al suo gruppo di tecnici Fabio Petrillo, Marcello Bruno e Maurizio Falbo, nasce per riportare nelle aziende l’autenticità, la tradizione, la qualità e il valore di antichi prodotti, frutto di una selezione naturale e storica che rischiava di andare perduta, sotto i colpi dell’omologazione e della commercializzazione.

Nascono quindi “i Sigilli di Campagna Amica”: veri testimonial della nostra cultura agricola. Oggi è possibile trovare in vendita nei Mercati di Campagna Amica questi prodotti unici che sono stati censiti, fin dal 2018. autoctone legate da secoli alla storia delle nostre campagne.

“Affidare alle nostre Aziende, il ruolo di Custodi della nostra storia agricola – dichiara il Direttore Regionale di Coldiretti Calabria Francesco Cosentini- è uno degli obiettivi di Coldiretti Calabria e di Campagna Amica, al quale si affianca anche l’ancor più ambizioso obiettivo di far riscoprire ai consumatori il valore dei nostri prodotti, così che il seme piantato oggi diverrà nuovo seme da custodire ed allo stesso tempo da riportare come protagonista dei nei nostri Mercati e delle nostre tavole. In futuro la collaborazione interesserà altre varietà vegetali” .

“Questa esigenza - aggiunge - nasce dalla consapevolezza che il patrimonio enogastronomico, così come la ricchezza naturale dei territori, hanno dei custodi che da sempre vivono e lavorano a contatto con la natura e curano i prodotti della terra: gli agricoltori”.

“I prodotti coltivati e le razze allevate - conferma Mario Ambrogio responsabile regionale di Campagna Amica -rappresentano dei veri e propri tesori che la nostra millenaria storia ci ha tramandato e che sta a noi cittadini del nuovo millennio, valorizzare e preservare. Dopotutto l’offerta del produttore agricolo viene esaltata e confermata sempre di più, dalla scelta di acquisto etico del consumatore. Così tutti ci sentiamo coinvolti in un unico percorso: preservare il patrimonio agricolo italiano e il cibo”.