Al via il Festival delle Erranze e della Filoxenia
Al via il “Festival delle Erranze e della Filoxenia”. Il primo appuntamento è previsto per domenica 27 giugno con il cammino-pellegrinaggio verso la cima del Monte Faggio a San Mazzeo.
L’evento è stato promosso da una rete di associazioni con il supporto dell’ambientalista e scrittore Francesco Bevilacqua, con l’intento di valorizzare l’area del Reventino-Mancuso. Il tema di quest’anno è “Civiltà rurali: uniche e plurali” e prevede una serie di incontri in diversi borghi (Bianchi, Carlopoli, Conflenti, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme, Martirano Lombardo, Motta S. Lucia, Nocera Terinese, Panettieri, Platania, Serrastretta).
Domenica la comunità Sant’Anna di San Mazzeo e il gruppo Agesci “Lamezia Terme I” organizza un cammino-pellegrinaggio verso la cima del Monte Faggio dove don Andrea Latelli celebrerà una “Messa per l’uomo e per la terra” sui temi dell’enciclica “Laudato si’”. L’evento è aperto a tutti, soprattutto alle famiglie.
“Abbiamo scelto come tema “Civiltà rurali: uniche e plurali” – hanno spiegato i promotori del Festival – perché crediamo che occorre convincere e soprattutto che anche noi possiamo essere protagonisti di una civiltà, anzi di una diversa forma di civiltà, più resiliente, meno omologata, più attiva, identitaria e nello stesso tempo plurale, pronta alla comprensione dell’alterità ed allo scambio interculturale. Chi vive in contesti urbani, popolati e industrializzati, “civiltà” è senso di realtà virtuale, omologazione culturale, bulimia consumistica. Per chi vive, invece, in piccoli paesi o in contesti rurali “civiltà” è scuola di sopravvivenza quotidiana, abitudine a farsi “istituzioni” personalmente, realtà naturale, distinzione, sobrietà. Piccoli borghi rurali che iniziano a risvegliarsi: non è un caso che con la pandemia sia esploso, ad esempio, il fenomeno del “south-working”, ossia delle persone che vengono a vivere e a lavorare in piccoli paesi del Sud, attraverso moderne forme di lavoro a distanza”.
Ecco perché “comunità e luoghi, gente e paesaggi sono un tutt’uno inscindibile: i luoghi, il paesaggio, la natura, la cultura sono l’unica, vera attività produttiva di aree interne come quella che ci occupa. Qualunque attività economica (da quelle agro-silvo-pastorali della tradizione, a quelle enogastronomiche, turistiche, produttive, artigianali, commerciali, dei servizi e dell’innovazione) non può essere avulsa dal contesto del paesaggio in cui essa è inserita e anzi proprio da quel paesaggio deve trarre ispirazione per proporsi come attività vocazionale”.
Un Festival unico, realizzato grazie a una rete di associazioni, fondazioni e pro loco coinvolte sono: Cittadellarte/Fondazione Pistoletto, Hearts for the Earth, Kids’-Guernica, Terzo Paradiso, Espronceda –Institute of Art & Culture, Cammino di Gioacchino da Fiore, Conflenti Trekking, Comunità Sant’Anna di San Mazzeo, I Briganti del Mancuso, Dorian, Progetto Gedeone-Associazione SS. Pietro e Paolo, Pro Loco Martirano Lombardo, Pro Loco Motta S. Lucia, Pro Loco Platania, Pro Loco Serrastretta.