Emergenza caldo, Fillea Cgil Area Vasta: intervengano Prefetture per tutela lavoratori
Con riferimento alle temperature molto elevate registrate negli ultimi giorni, e che secondo le previsioni proseguiranno ancora nella prossima settimana con valori vicini ai 40°, a causa della straordinaria ondata di calore che sta investendo le province di Catanzaro - Crotone - Vibo Valentia, la Fillea CGIL Area Vasta CZ KR VV ha richiesto l’intervento delle Prefetture a “tutela dell’incolumità delle maestranze presso i Comuni che faranno rilevare temperature tali da impedire lo svolgimento di un lavoro sicuro”.
“In circostanza di eventi metereologici estremi, come appunto le temperature eccezionalmente elevate, - precisa in una nota Emanuele Scalzo, Segretario Generale Fillea CGIL Area Vasta - che integrano un rischio grave ed imminente per la salute e la sicurezza degli addetti alle lavorazioni, è necessario disporre, da parte delle Autorità competenti, una cautelativa sospensione delle attività con esposizione al contatto diretto con il sole”.
A tal proposito, Scalzo ricorda che “è riconosciuta dall’INPS la possibilità, per le Aziende, di ricorrere alla CIG per condizioni metereologiche avverse, a partire dalle temperature superiori ai 34°.”
“La prevenzione nei luoghi di lavoro – aggiunge il Segretario Generale Fillea CGIL Area Vasta - deve rivestire una grande importanza per ridurre quanto più possibile i fattori di rischio per l’eccessiva esposizione alle temperature elevate, è dunque necessario favorire la piena attuazione, da parte delle Aziende, della normativa di riferimento in ordine ad una corretta organizzazione del lavoro, che preveda: termometro ed igrometro a disposizione in cantiere, programmare pause in un luogo possibilmente ombreggiato, programmare i lavori più faticosi in orari con temperature più favorevoli, programmare sospensione dei lavori nelle ore più calde, programmare una rotazione nel turno fra i lavoratori più esposti o fragili, garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro ad uso potabile, con aggiunta di integratori minerali per il rinfrescamento dei lavoratori nei periodi di pausa, evitare lavorazioni “isolate”, programmare i turni di lavoro dei lavoratori maggiormente “fragili”, nelle ore meno calde con pause programmate più lunghe oppure la sospensione dal lavoro.”
“Non accetteremo che i lavoratori vengano lasciati per ore sotto il sole cocente, lanciamo il nostro appello alle Aziende affinché possano osservare, con buon senso e correttezza, tutte le disposizioni per la tutela delle maestranze su questa delicata problematica, anche con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Vigileremo ed eventualmente segnaleremo presso gli organi competenti i comportamenti che potrebbero arrecare pregiudizio alla salute dei lavoratori”, conclude Emanuele Scalzo.