Sacal, sindacati sul piede di guerra: “Serve chiarezza, si indica riunione per comprendere strategia”
“La situazione di crisi di liquidità della Sacal non può assolutamente mettere i lavoratori nella condizione di non percepire lo stipendio di giugno, anche perché hanno già subito una pesante decurtazione dovuta alla cassa integrazione che, per altro, sono ancora in attesa di ricevere dal mese di marzo”. È quanto denuncia in una nota la segreteria regionale di Filt Cisl, commentando la crisi che sta attanagliando i lavoratori della società aeroportuale.
Nonostante un incontro avvenuto pochi giorni addietro, il 22 giugno, dove si è ribadito che “non avrebbero firmato alcun accordo per la cassa integrazione proprio perché i dati sull’operatività degli scali sono già al 65%”, questo si sarebbe rivelato come “inutile” perché “nessuna soluzione al problema finanziario è stata prospettata”.
“Ribadiamo la nostra richiesta rispetto ai dati certi di ripresa dell’operativa degli scali: assunzione degli stagionali da circa due anni senza lavoro e senza ammortizzatori sociali e passaggio da part-time a full-time dei dipendenti della Sacal SpA che hanno già dovuto sostenere gran parte del peso della crisi Covid” affermano ancora dal sindacato, ribadendo che non ci stanno ad assumere “il ruolo di utile idiota”.
“Chi ha taciuto fino adesso la situazione finanziaria della Sacal se ne deve assumere tutte le responsabilità. Quali sono i veri motivi di questa situazione?” conclude il sindacato, che chiede di essere ricevuto dal presidente De Metrio e dal facente funzioni Spirlì.