“Ritrovare il colore perduto”, dal 26 Marzo al 20 Aprile mostra del pittore Romano a Crotone
Dal 26 Marzo al 20 aprile, di Crotone (via Torino 105), propone un incontro col pittore Giuseppe Romano. Un’edizione straordinaria, con sessanta opere in catalogo, delle centoventi archiviate. “Ritrovare il colore perduto” è il titolo dell’antologica curata dai fratelli Luca e Maurizio Sicilia, con “Un racconto che parte da lontano, nell’arte più ancora nel tempo, quando nella seconda metà degli anni sessanta, Romano esordisce all’insegna di una figurazione d’impronta post-impressionistica, piuttosto istintiva, presto rafforzata da un colore che rimanda alla lezione di grandi autori internazionali”. Nella panoramica generare, riaffiora il pensiero di Giuseppe Ungaretti (1968): “…Giuseppe, tutto separa dal mondo visibile. I soggetti diventano sempre più entità colorata, ma resta sempre interessato alla vita dell’uomo. Il suo astratto è la sintesi del suo stato d’animo che diventa quadro stesso. Il contenuto è il complesso delle sensazioni cromatiche, le evocazioni spaziali che il dipinto suggerisce, gli equilibri e i dinamismi delle forme”. Al poeta Ungaretti fa eco Josè Garcia Ortega (1972)…”Le contaminazioni tecniche ed espressive con l’informale, la straordinaria capacità di trasmettere sensazioni forti e la curiosità sperimentale lo proiettano a notevoli risultati con nuova luce”. E’ in questa “nuova luce”, predominata dai colori, che ritroviamo la visione che l’artista si è costruita dalla realtà. Di recente, lo storico dell’arte, Luigi Tallarico, in “La forma unica” di Romano, precisa che lo spettacolo scenico che ci offre l’artista , “dapprima con la pacata trama insieme figurale e lirica, poi con il gesto compositivo e dinamico, non è mosso dalla rappresentazione di vicende e di fatti presi in prestito dalla natura, ma piuttosto dalla presenza di segni – gesti rivelatori dello slancio vitale dell’artista, dal quale viene confermato come la diversa temperatura del segno è legata agli atti e non hai fatti”.