Modifiche al Dl Dignità, Acerbo (Prc): “Pd e Lega eliminano causali contratti a termine”
“Il parlamento ha approvato la norma, voluta con forza da Lega e Pd, che elimina del tutto, per i contratti a termine, le causali definite dal decreto “dignità”, che giustifichino la temporaneità reale delle esigenze dell'impresa, in assenza delle quali lo stesso decreto aveva previsto l'obbligo della conversione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato”. È quanto denunciano Maurizio Acerbo e Antonello Patta, rispettivvamente segretario nazionale e responsabile lavoro del Partito della Rifondazione Comunista.
“Viene così smantellato il decreto bandiera del Movimento 5 stelle, un argine già insufficiente rispetto alla precarizzazione introdotta dalla legge 30 e dal jobs act che si manifesta soprattutto con la prevalenza di contratti di lavoro inferiori a 6 mesi” ribadiscono. “È comunque un'ulteriore via libera alle assunzioni precarie che saranno facilitate in parte dalla debolezza delle rappresentanze sindacali aziendali, ma soprattutto dalla complicità dei sindacati gialli firmatari delle centinaia di contratti pirata, ma legali, che in questi hanno hanno ridotto salari e tutele a livelli vergognosi”.
“Con lo sblocco dei licenziamenti si manderanno a casa lavoratrici e lavoratori a tempo indeterminato ancora coperti dalle vecchie tutele che saranno sostituiti da precari senza diritti” avvertono ancora, chiedendo “una svolta con un piano per il lavoro che preveda la riduzione d'orario a parità di salario, il rilancio dell'obiettivo della piena occupazione a partire da un milione di assunzione nel pubblico, largamente al di sotto della media europea, un salario minimo orario legale contro i salari da fame, la fine delle esternalizzazioni, dei subappalti e delle false cooperative, l'abrogazione delle norme che precarizzano”.