Picchiano e rapinano una connazionale dei suoi risparmi: arrestati coniugi bulgari a Maida
Rapina aggravata, estorsione e violenza privata. Sono queste le accuse di cui dovranno rispondere due coniugi di nazionalità bulgara, di 50 e 49 anni, che si sono visti notificare ieri dai Carabinieri della Compagnia di Girifalco un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Lamezia Terme.
La vittima sarebbe una loro connazionale e l’episodio di cui i due sono accusati sarebbe avvenuto nella notte del 18 luglio in un’abitazione del centro storico di Maida.
Secondo quanto appurato dagli inquirenti, la donna aggredita, conoscendo i propri aggressori, avrebbe aperto la porta della sua abitazione ma sarebbe stata percossa, strattonata, minacciata e privata violentemente di un borsellino contenente dei rispiarmi, guadagnati nel corso degli ultimi mesi come bracciante agricola, oltre a tre grosse buste di indumenti che la malcapitata aveva preparato per un imminente viaggio di ritorno nella terra d’origine.
In seguito all’accaduto, la stessa aveva chiesto aiuto e fu soccorsa dai militari della Stazione di Maida e dai loro colleghi dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Girifalco.
Raccolti i primi elementi indiziari, gli investigatori hanno dato corso a perquisizioni, riuscendo qualche ora dopo a recuperare e riconsegnare alla vittima la somma di 1.830 euro e gli indumenti che le erano stati portati via.
Nelle successive 48 ore, a seguito di mirate indagini, dove sono state raccolte anche preziose testimonianze di terzi soggetti, sarebbero emersi elementi validi di reità che, tempestivamente comunicati all’Autorità Giudiziaria di Lamezia Terme, hanno consentito l’emissione del provvedimento restrittivo.
Le risultanze avrebbero dunque fornito gravi indizi di colpevolezza nei confronti della coppia che, in seguito all’arresto, è finita in carcere.