Estorsione col metodo del “cavallo di ritorno”: in tre finiscono in carcere

Catanzaro Cronaca

Tre ordini di carcerazione, emessi dall'Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Catanzaro, sono stati notificati dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo di regione a tre soggetti di etnia rom, F.B., M.V. e F.V., che dovranno scontare pene residue per il reato di estorsione.

I DETTAGLI

I tre erano finiti nei guai a gennaio 2020, quando i militari del Nucleo operativo e radiomobile, al termine di una serrata attività di indagine, avevano scoperto un presunto caso di estorsione e ricettazione avvenuto con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”.

Le indagini erano partite da una denuncia per il furto di una autovettura. La vittima, il giorno seguente all’accaduto, si era vista arrivare una richiesta di denaro da parte di tre uomini i quali, dopo una contrattazione, avevano preteso 300 euro per restituire la macchina trafugata.

Il tempestivo intervento dei carabinieri, nella serata del 12 gennaio scorso, aveva così portato all’arresto in flagranza di reato di F.B., mentre gli altri due soggetti erano stati sottoposto a fermo di indiziato di delitto per estorsione in concorso (QUI).

Tutti dovranno ora scontare pene residue comprese tra circa un anno e mezzo e 4 anni e 4 mesi e, pertanto, nella mattinata del 16 marzo scorso, i carabinieri hanno eseguito gli ordini di carcerazione conducendoli tra le sbarre.