Pa e pagamenti in ritardo: 60% comuni troppo lenti, maglia nera per la Calabria
Nel 2020 i debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni italiane sono aumentati fino a 58 miliardi di euro. Una cifra enorme quantificata in un rapporto di Confartigianato, che ha voluto realizzare un rapporto su una situazione che dovrebbe essere normata dal 2013.
Ma, appunto, la normativa sembrerebbe essere solo sulla carta. A discapito dei 30 giorni “al massimo” per il pagamento delle fatture, con estensione a 60 giorni per gli ospedali, in Italia circa il 60% dei comuni non rispetterebbe tale parametro, sforando – ed anche di parecchio – i limiti temporali previsti. E di questi, il 44% si troverebbe al Sud.
Maglia nera per la Calabria, dove il 67,1% dei comuni salderebbe le fatture, in media, dopo oltre due mesi. Segue la Sicilia, con il 60,4%; il Molise, con il 52,9%; la Campania ed il Lazio, entrambi con il 51,6%.
A livello procinviale invece, la classifica cambia ed è “divisa” solo tra Calabria e Sicilia. Performance peggiore per la provincia di Reggio Calabria, con il 76% dei suoi Comuni troppo lenti nei pagamenti; segue Messina, con il 75,9%; Ragusa, con il 75%; Crotone, con il 74,1%; e Vibo Valentia, con il 68%.