Personale scolastico e green pass, Granato: “Imposizione ricattatoria e insensata”
“Si avvicina la ripresa della scuola e i dirigenti sono ancora sovraccaricati di responsabilità. I sindacati del settore hanno chiesto al ministro Bianchi di non essere lasciati soli e di rivedere urgentemente il peso delle responsabilità dei dirigenti scolastici, su cui non può gravare il controllo dei green pass di tutto il personale scolastico. Invece la risposta è insistere nel presentare il Green Pass come presidio sanitario nelle scuole. E questo contro ogni evidenza scientifica, basta guardare il report pubblicato dal ministero della salute britannico sul proprio sito: nel Paese l'89% delle persone risultate contagiate per Covid erano vaccinate contro il virus. L'altro 11% è relativo a persone non vaccinate. La variante Delta, dominante in UK ha contagiato 386.735 soggetti di cui 337.834 con un’età inferiore a 50 anni e 48.264 con un'età superiore ai 50 anni. Ma nella stessa posizione anche Israele e Islanda che hanno la popolazione vaccinata quasi al 90%”.
E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato in merito alle preoccupazioni dei dirigenti scolastici sulla questione controlli green pass docenti e Ata.
“Prima di tutto l’organizzazione e la gestione del servizio resta un rebus. Per non parlare della questione privacy, giusto per citare qualche esempio e dare il senso delle preoccupazioni dei dirigenti scolastici. I docenti non vaccinati rappresentano solo il 10 per cento del numero totale – spiega la senatrice Granato -. Ci sono docenti che non vogliono vaccinarsi sia per problemi pregressi di salute che per effetti avversi alla prima dose, ma anche semplicemente perché non se la sentono di praticare su di sè questo vaccino. Siamo davanti ad un governo che ha intrapreso una vera e propria politica sanitaria discriminatoria e incostituzionale a vantaggio di vaccini che sono superati dalle varianti ormai prevalenti, come dimostrano le notizie che arrivano dal Regno Unito – continua Granato -. Si applica la compressione dei diritti costituzionali non per limitare i rischi dei contagi ma per spingere in modo indiscriminato alle vaccinazioni i cittadini dai 12 anni in su senza alcuna valutazione rischi/benefici caso per caso, a fronte di eventi avversi diffusi anche gravi – afferma ancora la senatrice Granato – Si pensa di estendere la validità del Green Pass a 12 mesi quando la durata immunitaria del vaccino non va secondo AiFa oltre i 10. Il risultato sicuro e definitivo di questo stato di confusione sarà solo e semplicemente la creazione di problemi inutili alle scuole, rallentando gli ingressi e sconvolgendo l’organizzazione per controlli che non impediranno alle scuole di chiudere. Trasformare le scuole in caserme non aiuterà a contenere i contagi, perché, lo dice anche il bugiardino dei vaccini approvati da AiFa, non si può fare a meno di associare ai vaccini misure di prevenzione tipo mascherine e distanziamento (che il decreto 6 agosto 111 si limita a raccomandare ove possibile, non prescrive). Ma cosa dovranno fare i dirigenti scolastici controllare ogni giorno all’ingresso come se fossero al ristorante? Non dimentichiamo che ci sono tante segreterie che al primo settembre non avranno nemmeno ancora il personale per poter attivare le complesse procedure di controllo. Siamo proprio alla follia”.
“Cosa possono incidere su una popolazione scolastica complessivamente non vaccinata o non vaccinabile docenti e personale Ata? Questa imposizione ricattatoria è insensata e assurda! Così come la soluzione di non retribuire le giornate di quarantena. Chi mai dichiarerà un contatto con un positivo e si metterà in quarantena se sa che non sarà retribuito? Tutte queste misure fanno comprendere benissimo che l’intento del governo con questa misura non è affatto quello del contenimento dei contagi, della tutela della salute pubblica. Tutt’altro! Io sabato 28 agosto - conclude Granato - sarò alla manifestazione a Piazza del Popolo a manifestare con i cittadini contro il green pass e il 30 sarò di fronte al ministero dell’istruzione, sempre e comunque con i cittadini e dalla loro parte”.