Lavoro: Cerisano, in agitazione dipendenti “Alto Tirreno”

Cosenza Attualità

Continua lo stato di agitazione dei lavoratori della "Alto Tirreno Cosentino" che svolgono l' attività di igiene ambientale presso il Comune di Cerisano. "A tutt'oggi ai lavoratori, - spiega Alessandro Calabrese dell' Uiltucs di Cosenza - che stanno affrontando enormi difficoltà economiche, devono essere ancora corrisposte 2 mensilità piene ed una terza sta per maturare sotto i peggiori auspici. A seguito dell'ennesima riunione con azienda e comune, dove appariva la volontà di entrambi di far si che la situazione dei pagamenti ritornasse alla normalità, dobbiamo constatare - prosegue - che purtroppo l'impegno e' stato mantenuto solo a metà, in quanto e' stata corrisposta soltanto una mensilità da parte dell'azienda il 25 marzo scorso, così come era previsto, in attesa del versamento da parte del comune delle restanti somme dovute all'Alto Tirreno Cosentino per il servizio svolto, ma a sentire l'azienda ad oggi nulla ancora e' stato versato dal comune di Cerisano. La situazione di stallo persiste e i lavoratori - continua il sindacalista - sono allo stremo e alle prese con due interlocutori che si rimandano le colpe l'un l'altro. Nonostante ciò - aggiunge - il personale ha continuato a svolgere con diligenza e grande senso di responsabilità il proprio compito rendendo con continuità il servizio di raccolta dei rifiuti ed evitando di arrecare qualsiasi danno alla collettività. Alla luce di tutta questa incresciosa situazione che lede profondamente un diritto fondamentale dei lavoratori, invitiamo il comune a fare la propria parte così come chiediamo all'azienda di saldare le mensilità arretrate e di regolarizzare i pagamenti futuri. Qualora non arrivino entro poche ore garanzie di una celere soluzione per i pagamenti nei termini stabiliti giorni addietro, ci vedremo costretti - continua - a proclamare lo sciopero che, teniamo a sottolineare, ad oggi non e' stato ancora dichiarato per non provocare disagi alla collettività, sperando invece in una soluzione concertativa e concreta con gli interessati, cosa che a quanto pare non e' stata presa in dovuta considerazione".