Scuola. “Ingresso scaglionato ha portato solo assembramenti”, la denuncia di Granato
Solo assembramenti con l’ingresso scaglionato nelle scuole. È la denuncia della senatrice Bianca Laura Granato (L’Alternativa c’è) in merito alla situazione caotica registrata all’ingresso delle scuole nel primo giorno della ripresa dopo la pausa estiva.
“Davanti alle immagini degli studenti assembrati allegramente in piazza Matteotti, a Catanzaro, giusto per citare un esempio: ragazzi e ragazze in attesa del proprio turno di ingresso a scuola, per come stabilito dalla rappresentante del governo sul territorio, stretti in un grande abbraccio per festeggiare il ritorno a scuola. E i genitori molto probabilmente in fila per fare il tampone per poter andare a lavorare. Siamo davvero alla follia, nel silenzio tombale della Regione e del suo facente funzioni, Spirlì troppo impegnato a fare campagna elettorale dietro al Capitano Salvini, che passa più tempo in Calabria che a casa sua”.
“Una decisione, assunta senza adeguata programmazione, senza alcun accordo sul trasporto pubblico locale – sostiene ancora Granato – I ragazzi hanno viaggiato insieme, perché le corse non sono state aumentate, nonostante gli ingressi scaglionati, e hanno aspettato assieme l’orario della campanella fissato per le 10, in piazza, senza un vigile urbano all’orizzonte. Mi arrivano notizie anche di genitori costretti a portare i propri figli alla scuola dell’infanzia alle 11".
"Ma per il ministro Bianchi - aggiunge - va tutto bene, solo perché siamo al primo giorno di scuola in Calabria e non abbiamo ancora notizie di contagi che altrove hanno già costretto le scuole a chiudere e gli studenti a ricorrere alla Dad, nelle regioni in cui hanno aperto già da una settimana. Continuando con questa allegra gestione di accesso alla scuola che da scaglionato diventa assembrato, e nessun controllo del trasporto pubblico locale, con un totale disinteresse della Regione, arriveremo ben presto ad una accelerazione dei contagi anche qui”.
“E intanto, le file si allungano anche nei luoghi deputati ai tamponi per ossequiare l’assurda prescrizione del green pass ai lavoratori : siamo l’unico paese dell’occidente cosiddetto democratico ad applicare misure di questo genere. Si moltiplicano le segnalazioni di disagi di ogni genere da parte del personale scolastico dovute al fatto che i dirigenti scolastici dalla piattaforma ministeriale accedono allo stato del Green Pass del personale anche fuori dall’orario di servizio e ne informano i delegati che così sanno chi è vaccinato e chi non lo è".
"Tutto ciò - conclude Granato - rappresenta una gravissima violazione della privacy, di cui informerò il garante. È opportuno, a questo proposito, che docenti e personale ATA si costituiscano in giudizio contro l’amministrazione per bloccare immediatamente la diffusione non autorizzata dei dati sensibili. Le scuole presto saranno o chiuse o trasformate in campi di battaglia. Da luoghi dell’inclusione a luoghi della discriminazione, da luoghi del riscatto a luoghi del ricatto”.