Criticità 118, Granato: “a farne le spese i calabresi. Occhiuto cosa ha da dire?”

Catanzaro Salute
Bianca Laura Granato

“Le notizie che continuano ad arrivare dai presidi di emergenza-urgenza sparsi sul territorio della provincia di Catanzaro raccontano di un sistema sanitario sempre più compromesso dalla inadeguatezza e dalla incapacità della politica e dei burocrati di gestire i servizi pensando alla tutela del diritto alla salute, e non già a calcoli ragionieristici assurda conseguenza di decenni di sprechi e uso personale della cosa pubblica. Mi riferisco in particolare alla drammatica situazione in cui si trovano ad operare le ambulanze del 118, da un versante all’altro dell’area centrale della Calabria, senza medici a bordo”.

E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (Gruppo Misto) che interviene in merito all’annosa vicenda del servizio di emergenza/urgenza che senza medici a bordo finisce per mettere a repentaglio la salute dei cittadini che richiedono l’intervento.

“Il servizio di emergenza/urgenza deve essere “ripreso”, sostenuto e rilanciato, la situazione in questo modo non è più sostenibile: ne va della vita delle persone che hanno bisogno di un pronto intervento di chiama l’ambulanza per salvarsi, non per morire in viaggio – afferma ancora la senatrice Granato -. Mezzi senza medici a bordo, postazioni con organico ridotto all’osso, e distrutti da turni massacranti che, quindi, finiscono per avere ricadute negative anche sulle attività di soccorso".

Non può che essere condiviso il contenuto dell’esposto del Codacons che pone l’accento sull’assurda decisione dei vertici dell'Asp di far intervenire nei casi più gravi l'elisoccorso: lasciando le ambulanze senza medici si rischia un uso improprio degli elicotteri, senza considerare i costi che comporta far alzare in volo un elicottero. Mentre si cerca di risparmiare, a farne le spese sono sempre i calabresi. Quando intende intervenire il commissario ad acta della sanità calabrese, nonché presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto? Forse – conclude Granato - dobbiamo contare i morti, visto che lo possiamo fare adesso che lo stato di emergenza da pandemia è finito e i bollettini di decessi da covid passano in secondo piano”.