Pontili al porto di Catanzaro. Misura cautelare a carico di un dirigente e rappresentante legale
Turbata libertà di incanti, falso ideologico da pubblico ufficiale in atti pubblici. Sono le accuse mosse ad Andrea Adelchi Ottaviano, dirigente del settore Patrimonio e Provveditorato-Partecipate del Comune di Catanzaro; e Raoul Mellea, rappresentante della società Navylos Srl, accusato inoltre di falso ideologico commesso dal privato in atti pubblici.
Questa mattina gli agenti della Polizia hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica.
Ottaviano è stato così sospeso dall’esercizio di un pubblico ufficio per nove mesi; Mellea, invece, del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.
I provvedimenti scaturiscono dagli accertamenti effettuati dagli agenti della Mobile, con la collaborazione della Digos, in merito alla regolarità della gara di appalto bandita dal Comune del capoluogo per l’installazione e la gestione di pontili galleggianti per l’attracco di natanti da diporto nell’area portuale del quartiere Lido, che nel mese di luglio scorso è stata annullata in autotutela con provvedimento dello stesso ente.
Sotto la lente sono dunque finiti la dichiarazione - la cui veridicità è stata contestata dagli inquirenti - da parte di Mellea del possesso dei requisiti finanziari e contabili e di quelli indicati dal Disciplinare del bando di gara. Dichiarazioni rese all’atto di presentazione della istanza di partecipazione alla procedura e evidenza pubblica.
All’attenzione degli investigatori anche la disposizione del dirigente comunale nell’aggiudicazione definitiva del lotto 2 dello specchio d’acqua alla Navylos.
Per l’accusa Ottaviano sarebbe stato a conoscenza della criticità della dichiarazione resa dal rappresentante legale, e per l’accusa avrebbe quindi - si ritiene “in modo consapevole e volontario” - omesso di escludere la società dalla procedura, a danno delle altre ditte partecipanti.
Gli investigatori hanno riscontrato criticità anche nella dichiarazione del dirigente comunale di aver “positivamente effettuato” le verifiche sul possesso dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale dichiarati da Mellea, in qualità di amministratore unico e legale rappresentante della Navylos.