Catanzaro, domani tavolo tecnico al Comune sul dissesto idrogeologico
“Si discuterà domani, al tavolo tecnico convocato dall’ing Pasquale Gidaro, responsabile della struttura tecnica di supporto al commissario per l’emergenza, presidente Giuseppe Scopelliti, la problematica riguardante il dissesto idrogeologico del quartiere Ianò”. Lo ha reso noto il consigliere Antonio Gigliotti, presidente della commistione lavori pubblici , il quale, ha salutato con soddisfazione l’avvio del tavolo che dovrà prendere in esame le proposte progettuali già predisposte da palazzo de Nobili. Alla riunione prenderanno parte l’ing Giuseppe Cardamone, responsabile dei procedimenti delle opere da definire ed i progettisti incaricati dall’amministrazione comunale per il risanamento idrogeologico di località Ianò – Rombolotto di Gelso – Scala, via Corrado Alvaro, del consolidamento del centro abitato di Catanzaro(via Siciliano e via Carlo V) e del quartiere Gagliano(Via Smaldone e via Gradoni Giglio). Nel corso della riunione – ha proseguito Gigliotti – verranno affrontate e dibattute le tematiche tecniche e la procedura da adottare per snellire l’iter procedurale che dovrà consentire la redazione dei progetti esecutivi e quindi, i relativi appalti. L’incontro dovrà, inoltre, chiarire tempi e modi dell’erogazione dei fondi necessari per la messa in sicurezza dei territori interessati da fenomeni di dissesto idrogeologico.
E’ passato, infatti, un anno – ha aggiunto Gigliotti - da quando le persistenti precipitazioni che hanno interessato la Calabria hanno messo in ginocchio il quartiere Janò e numerosi altri siti del territorio di Catanzaro. L’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 marzo 2010 tarda a trovare completa e concreta applicazione. Ma i ritardi riguardano anche la Protezione civile che, ad oggi, non ha stabilito ufficialmente quanti e quali siano i nuclei familiari che potranno tornare in sicurezza nelle loro abitazioni. E’ necessario capire,quindi, se il commissario delegato per le emergenze in Calabria, il presidente Scopelliti, ha chiesto ed ottenuto dal Governo una proroga, in attesa di capire quali abitazioni realmente potranno essere nuovamente utilizzate dai cittadini”.Secondo Gigliotti, “bisogna, al più presto, recuperare i ritardi e mettere mano concretamente agli interventi di messa in sicurezza del territorio, prima del prossimo inverno, utilizzando subito i finanziamenti disponibili e attivandosi a recuperare ulteriori risorse, assolutamente necessarie vista l’estensione e la gravità del fenomeno franoso”.A certificare i ritardi – a parere del presidente della commissione lavori pubblici – è il fatto che solo lo scorso 26 novembre la Regione Calabria ha autorizzato il Comune ad eseguire le indagini geognostiche propedeutiche ai progetti di consolidamento del dissesto franoso di Gelso-Scala del quartiere Janò, mentre era necessario approvare i progetti esecutivi e mandare in appalto i lavori entro il 31 dicembre per l’importo programmato di 1 milione 600mila euro proprio per evitare che il prossimo inverno peggiori ancor di più la situazione. Per Gigliotti “occorre ripartire dalla recente comunicazione dell’assessore regionale ai lavori pubblici, Gentile, con cui viene annunciato il finanziamento di 2 milioni 100mila euro (mitigazione del rischio frana a Rumbolotto e Scala) nell’ambito dell’Accordo di Programma sull’ambiente, in modo da riordinare tutta la “partita” dei finanziamenti disponibili e passare , al più presto, alla fase di esecuzione dei lavori.“L’appello che mi sento di lanciare – conclude Gigliotti – è quello di uno sforzo congiunto Governo- Regione- Provincia-Comune per mettere in sicurezza un comparto territoriale molto importante della città e restituire serenità e fiducia agli sfortunati cittadini di Janò”.