Dissesto idrogeologico, Costanzo: 49mln di euro per progettazione, dilettanti allo sbaraglio
“Pensate se ad un certo punto il comune di Roma dovesse farsi finanziare un progetto per la riqualificazione di tutti i monumenti storici e si dimenticasse di inserire nell'elenco il Colosseo. Cosa pensereste? Che al Comune di Roma come minimo ci sono degli incapaci, dei burocrati improvvisati e dei politici poco accorti. – Lo scrive in una nota il Consigliere Comunale di Catanzaro, Sergio Costanzo - Ecco, i cittadini di Catanzaro potranno pensare la stessa cosa della loro amministrazione.
Il comune di Catanzaro, nel preparare il piano degli interventi nelle zone da salvaguardare dal dissesto idrogeologico indovinate che fa? Dimentica alcune zone di Janò, via Fares,il costone di rione Samà e soprattutto il quartiere Campagnella, zone tristemente note ai più proprio per i problemi che le abbondati piogge hanno causato e per il dramma che si è consumato due anni e mezzo fa per il crollo di un muro e di una montagna. – Prosegue la nota - Dramma umano per il quale un dirigente del Comune e un ex dirigente, oggi assessore sono indagati.
Anche perché più volte la Regione Calabria aveva intimato agli uffici LL.PP. del Comune di Catanzaro ritenendo la zona ad alto rischio di dissesto idrogeologico ed inserendo nel piano triennale delle opere pubbliche del comune una somma di unmilionecinquecentomilaeuro (circa) poi di fatto svanite nel nulla per mancanza di progettazione degli uffici comunali competenti.
Non vogliamo anticipare il lavoro dei giudici, non è questo il nostro compito. Ma chiediamo al sindaco come si fa ad affidare la macchina amministrativa e burocratica, in settori così importanti a chi dimostra vero dilettantismo, come si fa ad affidare le indagini tecniche a persone che non hanno evidentemente competenza in materia e che dimostrano di non conoscere il territorio. Tutto questo ci sembra veramente la sceneggiatura della peggiore commedia degli equivoci in cui però purtroppo non ride nessuno, ma molte famiglie hanno perso e pianto. – Conclude la nota - L’ing.Pino Cardamone e l’Assessore ing. Vincenzo Belmonte in questo frangente hanno dimostrato leggerezza e approssimazione. Nessuna città, men che meno un capoluogo di regione, può permettersi una classe dirigente e amministrativa leggera e approssimativa.”