Crotone. Il cemento si fonde con l’arte e regala alla città una mostra permanente
Entro i confini gioiosi dell’arte, un gruppo di studenti, tra effetti di luce e ombre, variabili secondo il colore, in tre giorni di estrema felicità, hanno trasformato, i blocchi di cemento antiterrorismo, in opere d’arte di estrema originalità (QUI). Un atto magico, di una estemporanea di pittura figurativa, che ha permesso una mostra permanente sul corso principale della città pitagorica, dove erano stati installati i grigi blocchi di cemento armato.
di Giuseppe Romano
Quei pesanti “frangi sfondamento”, che trasmettevano un senso intenso di paura e di cattivi pensieri, ora provocano emozioni, sensazioni e pensieri gioiosi.
È questo il risultato del progetto proposto dall’associazione “Io Resto”: evento artistico di assoluto pregio, che ha coinvolto l’amministrazione comunale e tre scuole, attraverso il concorso “Il Cammino Storico nei secoli di Crotone”, col fine di trasformare gli orribili new jersey in arte viva, mantenendo la barriera di sicurezza.
Un dono prezioso che merita di essere ricordato. Il presidente di “Io resto”, Giovanni Pitingolo, ha espresso la sua soddisfazione, velata da emozione: “Un sogno che si realizza per la città di Crotone e per i nostri associati che ci hanno creduto fermamente”.
I disagi sono stati enormi fin dall’inizio e al momento di iniziare il lavoro: troppa burocrazia e chi doveva sapere non era stato informato.
“Un progetto, mi piace ricordare, iniziato con l’ex assessore e amico architetto Nino Crugliano,deceduto giorni fa, e se oggi lo abbiamo portato a termine una buona parte è anche merito suo”.
Un pensiero di affettuosa riconoscenza va ai giovani artisti, che hanno lavorato con ordine, tra colori, pennelli, matite, con passione e capacità e competenze pittoriche.
“Tutti bravi! Sono stati alunni della seconda C della Giovanni XXIII, la terza B del Liceo Artistico Santoni , e Francesca Pia Varano, che frequenta l’Istituto delle Belle arti di Catanzaro. Hanno partecipato al contest “Il cammino storico dei secoli di Crotone” e vinto con le opere che hanno realizzato. Molte le difficoltà per portarle a termine, proprio sul luogo, disegnando su blocchi di cemento. Il risultato è visibile a tutti, da questa mattina è veramente un ‘Museo a cielo aperto’. L’idea è di cambiare il volto della città, soprattutto della zona centrale, riscoprendo i nostri luoghi, farli rivivere e, soprattutto, fare in modo che i ragazzi possano essere protagonisti di questo cambiamento”.
Intanto i giovani emigrano, portandosi dietro l’amarezza di doverlo fare ad ogni costo.
“È vero che noi abbiamo deciso di ‘restare’, questo non significa obbligare le persone a rimanere a Crotone, ma sentirsi legati alla città. Nel progetto di “io resto”, si era partito esclusivamente per far capire che a Crotone si può rimanere. Ora il progetto prende un’altra forma: cerca di creare un legame, un ponte tra chi è andato via, per fare in modo che la nostra città possa avere un concreto ed effettivo sviluppo”.
Questa estemporanea di pittura proposta da “io resto, a cui hanno partecipato gli studenti di più scuole, ha una valenza sul piano didattico: gli alunni conquistano spazi fuori dalle proprie aule e i docenti si muovono tra i ragazzi che, a loro volta, lavorano in gruppo su una superficie di cemento preparata come si prepara la tela prima che venga dipinta. I colori a fianco e il pennello in mano fuori dal digitale e lontano dalla cattedra Una linea operativa, dinamica che converge con l’indirizzo tracciato e firmato, in questi giorni, dal ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, per l’anno 2022 e per il triennio 2022-2024.”
Sono questi i ragazzi del futuro: cambio di rotta come intende l’associazione “Io resto”. In sintonia troviamo la dirigente dell’Istituto Pertini Santoni, Ida Sisca:
“Una estemporanea che qualifica il territorio. La città ha bisogno di stare vicino ai giovani e i giovani hanno bisogno della nostra vicinanza perché, loro, devono esprimere tutto quello che solo nella scuola può trovare spazio, non intendo quelli chiusi, ma anche quelli all’aperto. Si sente il bisogno di operare non solo all’esterno, ma con le associazioni e le amministrazioni, perché non si può pensare di preparare i giovani lontano da quelle che sono le situazioni, in ogni sfaccettatura. Ci si deve credere perché loro sono i principali artefici del loro futuro per cui conoscere quello che c’è all’esterno è importante per la loro formazione. Non si può fare educazione civica all’interno della scuola se non partecipiamo anche all’esterno e alle varie iniziative di qualunque genere. Sono sempre iniziative culturali che fanno crescere”.
I vincitori del contest
IIT Pertini- Santoni, classe “3^, sez. B del Liceo Artistico, A.S, 2020-2021, con gli alunni: 1) Armando Licifero: Lucrezia Riganello; 2) Vincenzo Scaramuzza: Martina Giardino; 3) Warner Bentivegna: Anna Potea; Nicola La Piccola: Cristian Gigliotti: 5) Nicola Sculco: Cristina Faustino; 6) Gaele Covelli: Martina Corigliano; 7) Faillo: Marco Oliverio (un lato); Giovanni XXIII Crotone –Scuola Statale, Istituto Comprensivo, A. S. 2020-2021 7. E Federica Scopacasa 2C (un lato; 8) Milone: Pia Francesca Varano.