“Puliamo il mondo": nei laghi di Sibari migliaia di reti in plastica abbandonate
In occasione della 29esima edizione di "Puliamo il mondo", su segnalazione dei comitati locali, a cura dei sub del Circolo Legambiente di Corigliano Rossano, sono stati effettuati dei sopralluoghi nel fondale dei Laghi di Sibari, nel Comune di Cassano allo Ionio con la collaborazione della Lega Navale Italiana, delegazione di Mirto, con il suo presidente Jimmy Fusaro.
In particolare i sub di Legambiente hanno effettuato un sopralluogo, documentato da un video subacqueo, in prossimità degli allevamenti di mitili, accertando la presenza nei fondali dei Laghi di Sibari di migliaia di reti in plastica abbandonate. L'abbandono delle reti utilizzate per gli allevamenti delle cozze, le cosiddette "calze", è un fenomeno già trattato da Legambiente con precisi dati statistici sul relativo disastro ambientale che ne deriva. I dati pubblicati da Legambiente stimano che solo il 25% della plastica usata per la mitilicoltura italiana viene raccolto, mentre il rimanente 75% viene disperso in mare alimentando l’invasione delle micro plastiche.
Sarebbero oltre 10mila le retine per la coltivazione di mitili rinvenute sugli arenili italiani, per una media di 31 pezzi ogni 100 metri di litorale (in alcune spiagge punte di oltre il 70% rispetto ai rifiuti complessivi).
Le reti abbandonate nei fondali dei Laghi di Sibari dalla cattiva abitudine, sono state rinvenute anche nelle acque limitrofe del mare Ionio, dove sono rimaste incagliate nelle eliche dei natanti. La constatazione della presenza di rifiuti speciali costituisce reato per quanto previsto dal Testo Unico Ambiente.
“Legambiente Calabria - afferma Anna Parretta, presidente regionale dell'associazione - provvederà ad effettuare la relativa comunicazione alla competente Autorità Giudiziaria affinché' venga verificata la sussistenza di eventuali reati.”