Impianto di Melicuccà, Fuda: “Nessuno stop, a breve avvio dopo studi”
Nessuno stop sull’impianto di Melicuccà. È quanto assicura consigliere delegato all'Ambiente della Città Metropolitana di Reggio Calabria Salvatore Fuda a seguito della pronuncia del Tar Calabria sull'iter di bonifica della vecchia discarica in località La Zingara.
"Dopo la sentenza del Tar si può ripartire in maniera serena per lavorare a un percorso che possa individuare rapidamente gli interventi necessari alla bonifica della vecchia discarica e verificare la compatibilità del realizzando nuovo impianto. Nessuno stop sul nuovo impianto, l'iter prosegue e sarà scrupoloso e coerente con l'indirizzo che vede la salute dei cittadini al primo posto”, ha scritto Fuda.
"La Città Metropolitana - spiega Fuda - ha sempre sostenuto, coerentemente, che qualunque intervento sull’area debba essere eseguito dopo il dovuto accertamento tecnico di compatibilità con la sorgente Vina. In questi mesi l’azione amministrativa della Città Metropolitana dimostra proprio questo: abbiamo approfondito la questione avviando studi specifici ed altamente qualificati in un iter condiviso con la Regione Calabria, alla quale abbiamo chiaramente detto, e ripetuto, che senza un piano preciso di perimetrazione della sorgente Vina non si sarebbe andato avanti neanche sulla messa in esercizio della vasca, oramai quasi ultimata, del nuovo impianto. È così è stato, al netto di tutte le vicende di giustizia amministrativa che hanno riguardato, paradossalmente, il progetto di bonifica dell'impianto già esistente e non il nuovo impianto".
"La pronuncia del Tar non rappresenta quindi una battuta d’arresto nel processo di realizzazione delle opere necessarie alla bonifica del sito in località La Zingara, né tantomeno nell’attivazione del nuovo impianto di conferimento rimasto completamente fuori dalla vicenda giudiziaria. A oggi, prima di tutto serve sapere quali siano le aree escluse dalle attività. Per questo c’è bisogno di un approfondimento tecnico prodromico a qualunque intervento che solo la Regione, per competenza, può definire. Approfondimento già avviato, dopo il quale si tratterà di riprendere un percorso che deve coinvolgere i Comuni, la Città Metropolitana, la Regione, l’Arpacal e gli altri soggetti istituzionali interessati”, conclude Fuda.