Latitante rintracciato nel Regno Unito, deve scontare cinque anni di carcere
È stato rintracciato nella contea inglese di South Yorkshire un 34enne latitante internazionale, il marocchino T.H., condannato in via definitiva, con pronuncia della Corte di Cassazione, a una pena di 5 anni e 6 mesi per violenza sessuale, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia e sfuggito al carcere.
All’uomo si contesta anche l’associazione a delinquere finalizzata all’occupazione di edifici, violenza privata, lesioni, danneggiamento, furto aggravato continuato di energia elettrica e detenzione di armi.
In particolare, nell’ambito di una indagine volta al contrasto di illeciti commessi da appartenenti ai movimenti antagonisti e centri sociali locali, ed in particolare dal movimento di occupazione “Prendocasa Cosenza”, la Digos, nel giugno del 2018, aveva segnalato diversi soggetti, tra cui il 34enne marocchino.
Quest’ultimo, di fatto, era alloggiato con la compagna e i due figli minori in uno di questi stabili occupati abusivamente, e proprio a quel periodo risalirebbero i reati contestati di violenza sessuale continuata e lesioni nei confronti della donna e di maltrattamenti in famiglia.
Per questo, dopo la denuncia sporta dalla compagna, nel dicembre del 2018 fu raggiunto da una ordinanza cautelare emessa dal Gip e finì tra le sbarre.
Dopo un periodo in carcere, di circa 11 mesi, il 34enne era passato ai domiciliari, ma qualche settimana dopo si era sottratto alla misura rendendosi irreperibile, fino a far perdere definitivamente le sue tracce.
Il Giudice per le indagini preliminari del capoluogo bruzio, aveva così emesso l’ordine di sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella del carcere e disponendone quindi la cattura.
Nel prosieguo delle fasi processuali relative alle prime accuse, ancora in corso presso il Tribunale cosentino, essendo stata confermata l’irreperibilità del 34enne, l’organo giudicante ne ha dichiarato lo stato di latitanza.
Sono dunque partite le indagini da parte del personale della Digos della Questura locale, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione del Dipartimento e su disposizione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro.
Gli agenti hanno così arrestato l’uomo eseguendo un mandato disposto secondo il recente Trade and Cooperation Agreement, siglato tra Italia e Gran Bretagna post Brexit, avanzato dalla stessa Procura Generale nei confronti del latitante.
Le autorità inglesi hanno disposto l’estradizione del 34enne che è stato preso in consegna dalle Autorità di Polizia Italiane a Linate, presente tra queste il personale della Digos della Questura di Cosenza che ha svolto le indagini, e poi portato nel carcere di Pavia.
L’indagine avrebbe permesso di ricostruire e tracciare tutti i suoi spostamenti, accertando che in epoche diverse aveva trovato rifugio in Francia, Germania e Olanda ed aveva, infine, raggiunto il Regno Unito facendosi accogliere dalle Autorità Inglesi come profugo, dichiarando una falsa identità e la nazionalità palestinese.
Le attività hanno permesso così di individuarlo in Inghilterra, dove si era rifugiato beneficiando di una sistemazione definitiva, e di ricostruire le sue vicende giudiziarie avendo commesso altri reati sia a Londra che in Germania, sempre mentre era latitante.
È stata la Polizia britannica di New Scotland Yard ad arrestarlo dopodiché l’uomo è stato estradato ed accompagnato fino all’aeroporto di Milano-Linate, dove a far scattare le manette sono stati gli investigatori della Digos di Cosenza, con la collaborazione del personale dell’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea, che dopo le formalità di rito lo hanno tradotto presso la Casa Circondariale di Pavia per l’espiazione della pena definitiva.