San Luca, la Gdf scopre frode sugli aiuti comunitari all’agricoltura
Nel corso dei normali servizi d’istituto volti all’assolvimento delle funzioni di polizia economico-finanziaria a tutela del bilancio dell’Unione Europea, i finanzieri della Compagnia di Locri hanno avviato un’attività di controllo nei confronti di una società cooperativa di San Luca esercente attività di colture frutticole. La società, infatti, risultava aver percepito aiuti comunitari sottoforma di finanziamenti nell’ambito dei Fondi Strutturali – FEOGA Sezione Orientamento - facenti parte del POR asse IV 2000-2006 – misura 4.5 (e perciò percepiti a norma del Reg. CEE 1257/99). Il POR Calabria e’ stato approvato con decisione nr. C (2000) 2345 dell’8 agosto 2000 della commissione delle Comunità Europee e si integra nel quadro comunitario di sostegno per gli interventi strutturali comunitari nelle regioni interessate dall’obiettivo numero 1 in Italia. Gli investimenti della misura riguardano le opere che consentono di migliorare la struttura aziendale, destinate a creare effetti positivi sia sotto il profilo strettamente economico che sotto il profilo ambientale. La misura interviene a monte della filiera produttiva al fine di migliorare le caratteristiche strutturali, produttive e qualitative delle aziende agricole e dei prodotti agricoli di base in un’ottica di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile. È finalizzata al rafforzamento di singoli comparti produttivi di base esistenti e potenziali localizzati sull’intero territorio regionale. L’attività’ di accertamento, durata quasi un anno, ha permesso di rilevare il mancato rispetto degli impegni in relazione ai quali la società ha ricevuto i benefici comunitari. Per alcuni beni strumentali oggetto di finanziamento, inoltre, non sono stati rispettati i vincoli temporali della destinazione d’uso.
Questa situazione ha comportato la segnalazione agli organi regionali e comunitari per il recupero delle somme, 1.375.000 euro, nonché alla Corte dei Conti per il conseguente danno erariale.