Bergamini, al via il processo per la morte del calciatore del Cosenza
È partito il processo per la morte di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre 1989 sulla statale 106 all'altezza di Roseto Capo Spulico (LEGGI).
Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore, è l'unica imputata in aula ed è accusata di essere responsabile, in concorso con ignoti, dell’omicidio di Bergamini.
Ha espresso soddisfazione l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia. “Finalmente inizia il processo – ha dichiarato al suo arrivo al Tribunale - abbiamo atteso 32 anni questo momento. La sorella Donata ancora non sta bene mentre è presente il nipote Denis. Non mi aspetto nulla, oggi sarà un'udienza tecnica ma in processi come questi sono possibili i colpi di scena”.
Nel corso dell’udienza la difesa ha chiesto la nullità del decreto di riapertura delle indagini preliminari. Per Angelo Pugliese, avvocato della difesa, l’inchiesta è stata riaperta nel 2017 con una consulenza affidata dal procuratore dell’epoca, Eugenio Facciolla, ad Aldo Barbaro.
Questi ha certificato la presenza di nuove prove attraverso cui ha suggerito la riesumazione della salma di Bergamini. Per il legale è un atto che precede la riapertura dell’inchiesta, quindi nullo.
Questione ritenuta infondata dal pm Luca Primicerio e il legale della parte civile. La richiesta è stata rigettata, la corte dopo un quarto d’ora di camera di consiglio ha “respinto” l’obiezione. Il processo va dunque avanti.
I giudici hanno poi ammesso i testi di liste delle parti, fatta eccezione per i periti già sentiti. È stata tuttavia rigettata la richiesta della trascrizione di tutte le captazioni.
Il processo entrerà nel vivo il 25 novembre, data della prima udienza in cui saranno sentiti i testimoni. I primi a sfilare in aula saranno l’ispettore Ornella Quintieri e l’assistente Pasquale Pugliese, entrambi della polizia giudiziaria di Castrovillari e autori dell’informativa su cui poggia l’inchiesta.