Demedicalizzazione, Fp Cgil lancia l’allarme: “Servizi e postazioni a rischio chiusura”
“In Calabria il Servizio di Emergenza Urgenza è a rischio nell’indifferenza del Dipartimento regionale e dell’Ufficio Commissariale”. È quanto denunciano in una nota congiunta Alessandra Baldari, segretaria generale regionale di Fp Cgil, e Francesco Masotti, segretario generale regionale della sezione medici e dirigenti sanitari della Fp Cgil.
“Un servizio strategico della nostra sanità pubblica, fondamentale per salvare vite umane, stremato, pure nella nostra Regione, dalla mancanza di medici, i quali o si allontanano da questo servizio o non ne sono più attratti” affermano ancora i sindacalisti, facendo il punto a seguito dei diversi “articoli di stampa dei giorni scorsi” che hanno riacceso i riflettori sulla questione.
“Quali le motivazioni? Intanto una programmazione ministeriale del fabbisogno del personale medico che è stata totalmente inadeguata sia attraverso il corso di formazione in medicina generale che delle scuole di specializzazioni di area sanitaria” dichiarano. “Poi, un inquadramento dello stesso personale confuso e precario, tra contratto della dirigenza e convenzione nella medicina generale e, all’interno di queste aree, rapporti a tempo indeterminato e, soprattutto, a tempo determinato”.
Creata dunque “una babele di posizioni lavorative” che rappresenta un problema “giacente da anni” e recentemente “inasprito”, “che mette a rischio la qualità del servizio per i cittadini”. “L’assenza di qualsiasi risposta che su questi argomenti arriva dal livello politico e istituzionale è, in questo senso, indicativa di quale sensibilità godano certi argomenti all’interno della Regione Calabria e dell’Ufficio Commissariale, che dovrebbero, invece, governare questo settore essenziale per l’intera popolazione regionale”.
“Finora, sebbene sollecitati più e più volte, abbiamo avuto di ritorno un assordante silenzio da Roma a Catanzaro: Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della Salute, Ufficio Commissariale, Dipartimento Regionale Tutela della Salute e Rappresentanza della Calabria nella Conferenza unificata Stato-Regioni” dichiarano ancora i sindacalisti.
“Allora, un appello al nuovo Presidente della giunta, Roberto Occhiuto, presti grande attenzione ai problemi della Regione ed ai suoi bisogni sociali e territoriali” concludono. “Siamo pronti al confronto sulle vicende che abbiamo denunciato e sui tanti altri temi della sanità calabrese e ad assumerci le nostre responsabilità, con la convinzione che, migliorare le condizioni lavorative degli operatori sanitari, significa avere di ritorno una migliore qualità nell’assistenza per i cittadini”.