Stop and go, Corte dei Conti conferma condanna per dirigenti e dipendenti Asp
Condanne confermate dai giudici della Corte dei Conti per i dirigenti e dipendenti dell’Asp di Catanzaro per la mancata realizzazione del progetto europeo ‘Stop and go’ (LEGGI).
Sentenza del 16 dicembre dunque confermata da parte dei giudici della sezione di Roma. Per questo motivo Giuseppe Romano, direttore del servizio informatico dell’Asp, dovrà risarcire 68.309,90 euro, mentre Francesco Francavilla, che al momento del processo era direttore dell’Uo Gref - Unità operativa gestione risorse economiche, dovrà pagare 13.553,31 euro per attribuzioni extrastipendiali, più altri 37.668,06 euro con una ripartizione interna del 30% a carico del Romano e del 15% a carico del Francavilla.
Per i giudici la dirigenza avrebbe usato 165.570,03 euro da attribuire a sé stessi e ad alcuni dipendenti, tutti condannati nella sentenza odierna della Corte dei Conti.
Condannati anche Silvia Lanatà, dipendente dell’Unità operativa Sia addetta alla telefonia mobile aziendale oltre al servizio informatico, che dovrà versare 13.979,18 euro; Giuseppe Fazio, dipendente Unità operativa Sia addetto all’albo pretorio on line che dovrà risarcire 13.979,18 euro; Rocca Ieso, referente per l’aspetto clinico – assistenziale del progetto e dirigente del distretto sanitario Catanzaro Lido, condannato a pagare 13.979,18 euro.
Inoltre, Francesco Grillone, dipendente Unità operativa Gref addetto alla gestione della spesa dell’Asp Catanzaro ed incaricato dell’istruttoria degli atti amministrativi – contabili prodromici ai pagamenti del progetto con predisposizione e controfirma degli ordinativi di pagamento, che dovrà pagare 6.773,89 euro; Simonetta Cosimina Caterina, dipendente Unità operativa Gref, che dovrà pagare 1.323,73 euro. Sono stati, infine, condannati nella misura di 1.225,30 euro Francesco Papaleo e di 579,05 euro Damiano Congiusta, che non hanno proposto appello.