Uil-Fpl su criticità dell’Arpacal
“Continua a rimanere critica, come denunciato dalla UIL-FPL nel novembre 2010, la situazione in cui versa l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), sia da un punto di vista organizzativo interno e sia di presenza sul territorio”. E’ quanto denuncia in un documento trasmesso al Commissario dell’Arpacal ed al Presidente della Regione, il segretario regionale della UIL-FPL della Calabria, Raffaele Gentile, chiedendo al tempo stesso un incontro urgente con la dirigenza in carica dell’Agenzia. “Ad oggi, a oltre sette mesi dall’insediamento della nuova dirigenza e cinque mesi dal documento programmatico UIL-FPL – riferisce Gentile - è cambiato molto poco. Se da un lato l’Arpacal è stata molto solerte nel realizzare un Piano di Attività 2010 integrativo, allegato al Bilancio 2010 approvato a dicembre dal Consiglio regionale, nel quale non si lesinavano critiche pesanti verso il management precedente, la stessa solerzia non è stata mostrata nell’attivare quei percorsi virtuosi che erano stati dichiarati all’indomani del tentativo, fallito, di liquidare l’Agenzia nell’agosto scorso. Ebbene, ad oggi, la mancata definizione ed approvazione del Piano delle attività 2011 collegato al bilancio di previsione, ha comportato l’impossibilità di poter programmare, in materia di responsabilità dirigenziali, il fabbisogno annuale e, conseguentemente, il piano di formazione del personale 2011. Tale condizione, non più procrastinabile, è aggravata dalla vacanza di oltre il 30% dei posti in organico, che rischia di non consentire la necessaria efficacia dell’Arpacal nello svolgimento primario dei compiti d’istituto ai quali è chiamata”. “Allo stesso tempo – prosegue Gentile – la UIL-FPL esprime un giudizio ampiamente positivo per l’attivazione delle procedure per l’accreditamento della dorsale laboratoristica, che comunque deve vedere coinvolti tutti i Dipartimenti dell’Agenzia, anche al fine di evitare perdita di credibilità istituzionale tra le diverse strutture operanti sul territorio”. “La UIL-FPL, inoltre, pone l’attenzione sul rischio non molto latente che l’Arpacal possa essere considerata l’anatra zoppa del sistema ambientale della Regione Calabria, motivo per il quale, attraverso il cavallo di Troia di “convenzioni ad includendum”, si tenta di sottrarre all’Agenzia funzioni ed attività istituzionali per delegarle (o trasferirle?) ad altri Enti quali le Province e/o le ASP. Dal novembre 2010 ad oggi – continua il segretario regionale della UIL-FPL - molto o quasi tutto del documento in cui emergevano le priorità è rimasto inascoltato. Approvato il bilancio 2010, con tagli secchi alle disponibilità dell’Agenzia, l’Arpacal, tra le prime delibere del 2011, si è affrettata a ridurre le proprie spese, nel rispetto delle normative nazionali e regionali ma senza alcun atto presupposto che giustificasse le scelte di taglio e quelle di investimento”.
“Non tutti sanno, inoltre – incalza Gentile - che nella Legge regionale n. 34 del 2010, che ha approvato il Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2011, il Consiglio regionale ha “disattivato”, è il caso proprio di dire così, il Comitato di Indirizzo fintanto che l’Ente è commissariato. Il Comitato d’Indirizzo dell’Arpacal ha il compito di fornire indirizzi e controllo sulle attività svolte dalla direzione generale dell’Arpacal e, particolare da non sottovalutare, è presieduto dallo stesso Presidente della Regione, e composto da assessori regionali alla Salute, all’Ambiente e alle Attività Produttive; tutti rami d’attività per i quali Arpacal ha competenze per legge nazionale”. “Continua, quindi, ad essere prioritario, se non addirittura vitale, promuovere la firma degli accordi di programma con il sistema degli enti locali – previsto nella legge istitutiva dell’Arpacal e mai realizzata dalle Giunte regionali – affinché i rapporti che Agenzia intrattiene con Asp ed Enti Locali siano regolamentati, soprattutto relativamente agli interventi che dovrebbero essere monetizzati al fine di rimpinguare le risorse. Il suddetto tentativo di “convenzioni ad includendum” degli ultimi giorni, invece, è un chiaro tentativo di non mettere in pratica quanto disposto dalla normativa, ossia gli accordi di programma”. “La UIL-FPL chiedeva nel novembre scorso che si iniziasse sin da subito a lavorare ai fini della predisposizione di una piattaforma per il contratto decentrato 2011, nonché l’assegnazione del personale e delle responsabilità ai dirigenti così come una gestione autonoma delle loro prerogative, per poi attivare il dovuto piano di formazione del personale. Nonostante le nostre richieste, ciò non è stato assolutamente fatto, e l’Agenzia continua a “vivacchiare” alla giornata senza incarichi formalmente assegnati ed obiettivi certi”. “Per tutto ciò detto, e per quanto non sia ancora a conoscenza della UIL-FPL, si chiede alla Presidenza della Regione Calabria un forte segnale di discontinuità. Non vorremmo che il tentativo, ribadiamo fallito, di liquidare l’Agenzia, adesso abbia preso altra strada, con una operazione di costante e continuo svuotamento di competenze e di fondi, al fine di mortificare il ruolo dell’Agenzia e dei professionisti che vi lavorano”.