Caso Sacal, l’azienda: noi soggetto passivo, ad Enac forniti riscontri richiesti
Il caso Sacal messo in luce dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto (QUI), diventa sempre più “incandescente” tanto che l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, sarebbe pronta a chiedere l’intervento della Procura di Catanzaro, ritenendo che sia stata compiuta una “grave violazione” degli accordi che va “in contrasto con le disposizioni che regolano la materia”.
D’altro canto, la stessa Sacal ha inteso dare i sui chiarimenti in relazione all’aumento di capitale deliberato dai soci nel corso dell’assemblea straordinaria del 2 luglio 2021.
Un aumento, viene ribadito in un comunicato ufficiale, che aveva lo scopo “… di porre con la necessaria urgenza, la società in condizione di poter fronteggiare le gravi perdite venutesi a determinare nell’esercizio 2020 e nei primi 5 mesi dell’esercizio 2021 a seguito della emergenza Covid 19”.
La nota precisa poi che “lungi dall’essere frutto di qualsiasi asserita concertazione ovvero compravendita l’esito dell’aumento di capitale - come sopra deliberato dall’89,429% dei Soci - rappresenta la diretta conseguenza della libera determinazione dei Soci Pubblici Comune di Lamezia Terme, Regione Calabria, Provincia di Catanzaro, Camera di Commercio di Catanzaro, Comune di Catanzaro, Confindustria Catanzaro, Provincia di Cosenza, Camera di Commercio di Cosenza, Confindustria Cosenza, Camera di Commercio di Vibo Valentia, CORAP di non voler/poter sottoscrivere, in tutto ovvero in parte, le quote di rispettiva competenza”.
L’azienda, che gestisce gli scali aeroportuali della Calabria (Lamezia, Crotone e Reggio Calabria), si definisce dunque come “soggetto passivo delle determinazioni assunte dai Soci” ma fa sapere di aver provveduto a fornire all’Enac i riscontri richiesti con le comunicazioni formali.
Comunicazioni con le quali la Società ha manifestato la propria piena “disponibilità a rendere qualsiasi eventuale ulteriore chiarimento ovvero interlocuzione ritenuti utili e/o opportuni”.
“Preso comunque atto della posizione assunta dall’ENAC in merito alla operazione di aumento di capitale – precisa ancora la nota - che ha consentito alla Società di non dover ricorrere, come per legge, alla propria liquidazione volontaria ovvero di dover ricorrere a diverse procedure concorsuali con le conseguenti gravi ripercussioni per le attività aeroportuali e di rilevanza sociale nei confronti dei propri dipendenti, sarà certamente cura della Società interagire con l’ENAC e con le ulteriori Autorità a qualunque titolo interessate.”