Carceri. Stato di agitazione per i lavoratori delle aziende di vitto e sopra-vitto
Stato di agitazione per i lavoratori dipendenti delle aziende di vitto e sopra-vitto nelle carceri calabresi. È quanto fa sapere la Filcams Cgil Calabria.
Il sindacato ha chiesto alla Prefettura di Catanzaro di convocare un tavolo di confronto tra l'amministrazione Penitenziaria della Calabria e le aziende attualmente aggiudicatarie dell'appalto al fine di ricercare soluzioni idonee a salvaguardare tutti i posti di lavoro.
All’origine della protesta è la nuova procedura di appalto dei servizi bandita dal Provveditorato della Calabria che per il sindacato “ha provocato il rischio concreto per circa 30 lavoratori calabresi di perdere il posto di lavoro, dopo anni di impegno e sacrifici fatti per svolgere un servizio fondamentale per la dignità dei detenuti”.
Come scrive la Cgil “le aziende hanno già avviato le procedure di licenziamento collettivo”, procedure che il sindacato rifiuta e respinge perché “è ingiusto che questi lavoratori vengano buttati fuori a fine anno nonostante il lavoro che svolgono continuerà ad esistere”.