Settore olivicolo calabrese, Copagri: “penalizzato da proposta modifica piano Pac 23-27”
“La proposta di un accoppiato soltanto sull’olio D.O.P. ci trova in forte disaccordo per molteplici motivi. Il sistema di aiuto accoppiato in olivicoltura ha consentito in questi anni di certificare le produzioni e di aumentare le stesse, facilitando così la filiera nella gestione della qualità e della quantità dell’offerta.” Lo afferma il Presidente Copagri Calabria, Francesco Macrì, motivando le contestazione alle modifiche proposte dal Ministero Patuanelli: “la filiera olivicola risponde alle strategie europee di sostenibilità sociale, economica ma soprattutto ambientale più di tante altre; tuttavia, dalle proposte in essere, l’olivicoltura è la più penalizzata dalla redistribuzione delle risorse del nuovo piano strategico PAC 2023-2027, a favore di altri settori, quali il riso e la zootecnia da carne”.
“Come COPAGRI Calabria – aggiunge Macrì- proponiamo che venga rivista tale proposta e che l’accoppiato rimanga sull’olivicoltura in quanto strategico per il rilancio del comparto”.
“Dal settore olivicolo calabrese parte la vera sfida di rilancio del comparto agricolo regionale. E’ necessario pertanto che, l’inevitabile riduzione della PAC 2023-2027, scelta a livello europeo, sia graduale per il settore, in quanto sostegno utile e necessario, soprattutto alla luce delle forti ricadute che il cambiamento climatico ha sulle nostre produzioni, in termini di quantità e qualità del prodotto. C’è chi vuole morta l’olivicoltura calabrese, noi vogliamo sostenerla in un processo di riabilitazione graduale che possa renderla competitiva e remunerativa lungo la filiera produttiva” conclude il Presidente Francesco Macrì.