Reggio. Costituito il Comitato Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Si è tenuta lo scorso 17 dicembre, presso la città di Reggio Calabria, la prima riunione del comitato costitutivo provinciale Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba.
Le attività, gli intenti ed i progetti dell’associazione reggina, sovrapponibili a quelli di carattere nazionale, sono centrati sulla difesa dei valori, della storia e delle lotte che Repubblica Cubana incarna dal 26 luglio 1953 ad oggi.
“Il percorso politico, storico e culturale che il Popolo Cubano ha affrontato, - precisano in una nota i militanti del Comitato - pagando un prezzo altissimo per gli abusi commessi contro di Esso, ha forgiato il paese dotandolo delle migliori intelligenze e di una Carta Costituzionale garante del rispetto dei diritti umani. Grazie a questi due pilastri sociali, oggi la Repubblica Cubana si è dotata di una biotecnologia di Stato e di un sistema sanitario in grado di offrire solide garanzie in merito alla gestione della crisi pandemica, rappresentando un’ eccellenza mondiale. I vaccini cubani hanno salvato molte vite umane e tante ne potrebbero salvare se non fosse d’ostacolo il vile isolamento dentro il quale si consuma una tragedia che dura ormai da 61 anni. Era il 7 febbraio 1962 quando Kennedy, con il “Proclama3447” ampliò le restrizioni commerciali varate da Eisenhower nell’ottobre 1960 e impose l’embargo su ogni tipo di scambio. Questo orribile atto giuridico, immorale e anti-etico che nel tempo ha preso il nome di “El Bloqueo” costituisce un vero e proprio genocidio perpetuato, posto in essere dalla più grande potenza militare che l’umanità abbia mai visto, autrice dell’unico duplice bombardamento atomico della storia, contro un Popolo sovrano e pacifico che ha risposto a questa brutale aggressione con brigate di medici che hanno aiutato le popolazioni dei paesi più poveri, colpiti da pandemie. Anche noi italiani abbiamo conosciuto il grande valore e l’immenso spirito di umanità che ha contraddistinto i medici cubani durante l’esperienza della Brigata Henry Reeve nel nord del nostro Paese. Tuttavia, i nostri Governi non hanno ricambiato altrettanta umanità, approvando il perpetuarsi di un bloqueo che negli anni, è divenuto sempre più ostile e criminale. Per queste ragioni – aggiungono - sentiamo l’esigenza di farci promotori della difesa dei diritti e della sovranità del Popolo Cubano ponendoci al Suo fianco nelle battaglie che affronterà contro l’aggressione del bloqueo. Difendere Cuba oggi, significa difendere i diritti umani e la sovranità di un popolo. Difendere Cuba oggi, significa scegliere un modello che salvaguardia vite umane, attraverso brigate mediche del popolo, mandate in tutto il mondo, contro un modello militare basato su armi atomiche, portaerei spie e satelliti che ha schiavizzato la civiltà occidentale. Difendere Cuba oggi, significa riconoscere l’eccellenza delle sue piattaforme vaccinali e del suo sistema sanitario pubblico. Difendere Cuba oggi, significa gridare con forza e determinazione no al bloqueo!”
Su questi presupposti si basa dunque l’attività del comitato costitutivo Reggio Calabria Associazione Nazionale Amicizia Italia Cuba composto da persone che hanno a cuore i valori cubani e che si avvarrà dell’impegno di Baccellieri Pietro in qualità di presidente, sostenuto da Compagni quali: Adamo Franco, Bruno Matteo, Cacurri Mirko, Cordi’ Gianfranco, De Lorenzo Francesco, Fasci’ Lorenzo, Fiumano’ Francesco, Germano’ Francesco, La Maestra Nicola, Malara Nicola, Mandolillo Giuseppe, Marra Giuseppe, Massara Antonino, Messina Cinzia, Parisi Francesco, Sonni Paolo, Tripodi Michelangelo.
Questo progetto fondativo si prefigge come il primo di una lunga serie di iniziative umanitarie e culturali rivolte alla società civile con l’intento di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il patrimonio socio-culturale, storico e accademico della Repubblica Cubana.
Auspicando di sensibilizzare tutta la cittadinanza di Reggio Calabria e tutte le forze politiche e sociali che sappiano essere parte attiva in difesa della Costituzione Cubana, il comitato rimane aperto e recettivo verso ogni contributo che può venire dalla società civile ed intellettuale della città, ferma restando l’imprescindibilità all’aderenza dei valori che la Rivoluzione Castrista ha delineato, contro ogni forma di revisionismo storico e di imperialismo.