Pronto soccorso Cosenza, Sul: “l’Ao ha piena consapevolezza delle carenze”
Il Sindacato Unitario Lavoratori Calabria manifesta sorpresa e sbigottimento per il quadro delineato dalle considerazione del Commissario Straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Isabella Mastrobuono, in riferimento alle condizioni del Pronto Soccorso dell’Annunziata.
Il Sul fa riferimento alle esternazioni del Commissario in occasione della conferenza stampa d’inizio anno tenutasi in il 4 gennaio scorso presso i locali della Direzione Aziendale.
“Primariamente - afferma in proposito Aldo Libri, Segretario Generale Regionale del Sul Calabria - non è dato comprendere a cosa il Commissario faccia riferimento quando afferma che bisogna dare informazioni corrette per non creare allarmismo e panico”.
“Come se il problema dei pazienti ammassati in Pronto Soccorso e privi di adeguata assistenza - sbotta - fosse una visione allucinatoria di qualche sindacato che si diverte a creare allarmismo! Come se i NAS nell’ultimo anno non avessero più volte effettuato dei blitz improvvisi all’interno dei locali del Pronto Soccorso, proprio a fronte dell’evidenza che il reparto versa in condizioni drammatiche”.
Inoltre, nonostante da mesi il SUL abbia sollevato molteplici problematiche di carattere organizzativo e soprattutto connesse alla drammatica carenza di personale del Pronto Soccorso, “eccezion fatta per generiche rassicurazioni del Commissario e del Direttore Sanitario, nulla di concreto – sostiene ancora Libri - è accaduto per risollevare le sorti del Pronto Soccorso, oggi più che mai al collasso per la drammatica carenza di oltre il 50% del personale medico”.
“Un problema quello dell’esiguità del personale che - continua il segretario - riguarda anche gli infermieri e gli oss, sottoposti a turni di lavoro massacranti, resi ancor più difficili dalla gestione dei pazienti Covid. Si ricorda che il SUL nei mesi scorsi e comunque sin dall’insediamento del Commissario, ha acceso un rilevante focus anche sulle condizioni di sicurezza del Pronto Soccorso, soprattutto in relazione alla normativa vigente sulla sicurezza strutturale e non dei luoghi di lavoro”.
“In merito a tanto, salvo l’iniziale parvenza di interessamento da parte della struttura commissariale locale” secondo Libri “non vi è stata alcuna concreta modifica dello stato di cose presente. Si tratta di carenze di cui l’Amministrazione aziendale ha piena consapevolezza, tanto è vero che è noto come stia tentando, per lo più senza successo, di sopperire alla drammatica carenza di personale del Pronto Soccorso tramite l’invio provvisorio di altri dipendenti da reparti meno afflitti da condizioni emergenziali”.
La carenza del personale, secondo la Sigla, ha come conseguenza l’impossibilità di realizzare l’assistenza e la cura dei pazienti, “i quali sostano per giorni e giorni nei corridoi senza alcun rispetto della dignità umana. Al contempo si registra una frequente carenza persino dei presidi sanitari: barelle, sedie, letti che, ovviamente a fronte degli elevatissimi numeri degli accessi quotidiani diventano sempre più insufficienti”.
“Lo scenario da terzo mondo cui assiste quotidianamente in reparto – conclude Libri - ci parla anche di oltre 50 pazienti contemporaneamente ammassati sommariamente in ogni anfratto del reparto! Non è dato, pertanto, comprendere come si possa ritenere rasserenante la condizione del Pronto Soccorso”.