Omicidio Sacko, il presunto assassino torna in carcere
È nuovamente in carcere Antonio Pontoriero, il 44enne condannato in primo grado a 22 anni di reclusione con l'accusa di aver ucciso Soumaila Sacko, il 29enne bracciante agricolo e attivista dell'Unione sindacale morto nel 2018 a San Calogero, mentre era all’interno dell’ex fornace per recuperare lamiere da utilizzare nella tendopoli di San Ferdinando e creare copertura di fortuna (QUI).
Il Tribunale del riesame ha infatti rigettato l'istanza degli avvocati Francesco Muzzopappa e Salvatore Staiano, per la concessione della detenzione domiciliare.
Pronuncia arrivata dopo che la Corte di cassazione ha annullato con rinvio una prima sentenza del Tdr con cui erano stati concessi i domiciliari.
Oggi, nel corso della nuova udienza che si è svolta davanti ai giudici della Corte d’Appello di Catanzaro, i legali dell’Usb e dei familiari di Sacko, Arturo Salerni e Mario Angelelli, hanno chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Stessa richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale di Catanzaro Salvatore Di Maio.