Parte da Rende la proposta di valorizzazione del patrimonio librario calabrese
Una rete territoriale, un patto per la lettura da estendere all’intero sistema bibliotecario regionale: parte da Rende la proposta di valorizzazione del patrimonio librario calabrese. In occasione della inaugurazione della Biblioteca delle Generazioni Future, è stata unanime la volontà di preservare e moltiplicare gli avamposti di cultura presenti sull’intero territorio calabro.
Il sindaco di Rende Marcello Manna, insieme alle assessore Marta Petrusewicz e Lisa Sorrentino hanno sottolineato l’importante scelta politica di ripartire dai luoghi della cultura annunciando che presto anche la biblioteca di piazza Matteotti sarà riaperta al pubblico.
La deputata Anna Laura Orrico che ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione come “porta d’accesso al resto del mondo. Con i nuovi fondi europei e il PNNR, poi, si potranno incentivare i luoghi della cultura quali spazi di inclusività, crescita collettiva e conoscenza”.
Roberto Elmo, direttore del Sistema Bibliotecario dell’Università della Calabria, primo polo ad aderire al patto per la lettura, ha messo in evidenza l’importanza di “valorizzare il patrimonio bibliografico” che “vuol dire rendere un servizio all’intera collettività. Fare rete tra biblioteche e spazi dedicati alla lettura significa mettere in moto le competenze necessarie a far sì che i luoghi dove esercitare il pensiero critico e autodeterminarsi possano essere valorizzati”.
“In un momento storico dove per scelta politiche chiudono le biblioteche, Rende dimostra di essere in controtendenza. Serve un patto regionale per la cultura così da ridisegnare le linee d’intervento in questo ambito”, ha sottolineato Gilberto Floriani, presidente regionale AIB.
A margine della manifestazione è stata svelata la targa della sezione beni comuni intitolata alla memoria di Carlo Cuccomarino: “intellettuale e rivoluzionario che ha studiato il Sud e l’ha amato”, si legge.
“Dalla lettura parte la costruzione di una comunità pluralista in cui le biblioteche debbono essere presidi di cultura: continueremo ad impegnarci affinché le differenze, i saperi siano cibo per tutti”, ha concluso Marcello Manna.