La droga spacciata in Abruzzo arrivava dalla Calabria: 20 arresti
La cocaina e l'eroina utilizzate per rifornire i locali notturni nell'area del vastese, a cavallo tra Abruzzo e Molise, proverrebbero direttamente dalla Calabria.
È quanto emerge da un'operazione investigativa condotta dalla Dda dell'Aquila nata tra il 2018 ed il 2019 e che quest'oggi ha portato all'arresto di 20 persone.
Mobilitati oltre 150 tra Carabinieri e Finanzieri che alle prime luci dell'alba hanno raggiunto i membri del sodalizio criminale per notificare le misure restrittive emesse dal Tribunale de l'Aquila.
Si tratta prevalentemente di soggetti albanesi accusati a vario titolo di traffico di stupefacenti e detenzione illegale di armi, ritenuti affini e vicini alla criminalità organizzata albanese.
Il blitz nasce in seguito all'operazione Evelin svolta nel 2019, che aveva permesso di mettere in luce alcuni meccanismi circa l'approvvigionamento di droga ed il successivo smercio in territorio abruzzese, di fatto monopolizzato dal sodalizio.
In particolare, i malviventi sarebbero riusciti ad ottenere ingenti quantitativi di stupefacenti grazie all'aiuto delle ‘ndrine di Vibo Valentia, operanti non solo in Calabria ma anche in Emilia-Romagna, Puglia ed Abruzzo.
Tutti i soggetti coinvolti gestivano attività commerciali lecite - bar, sale slot, centri scommesse, ma anche negozio di ortofrutta e concessionarie di auto - che di fatto sarebbero state finanziate grazie ai proventi illeciti derivanti dal traffico di droga. Al termine dell'operazione, è stato disposto il trasferimento in carcere per 18 indagati, mentre in due sono finiti ai domiciliari.