Registro unico nazionale del terzo Settore, Cicas al fianco degli enti
La Cicas è a disposizione di tutti gli operatori del terzo settore operanti in Calabria, attraverso i responsabili territoriali, per qualunque chiarimento e sostegno nella fase di entrata in vigore del Registro unico nazionale del terzo settore.
È quanto fa sapere Anna Maria De Rose, coordinatrice Cicas Cosenza e commissaria della sezione di Crotone. De Rosa fa il punto della situazione sull’entrata in vigore del Runts, sui controlli da effettuare nonché sugli ultimi adempimenti da compiere per essere certi dell’iscrizione nello stesso, da partedegli attori operanti nel sociale aventi diritto e che intendano acquisire la qualifica di Ets.
“Il Runts istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato introdotto per assicurare trasparenza degli Enti operanti nel Terzo Settore (Ets), e seppur nascendo a livello Nazionale verrà gestito ed aggiornato oltre che dagli Uffici Statali anche dagli Uffici Regionali. Il registro, accoglie 7 tipologie di soggetti: Odv, Aps, imprese sociali, reti associative, enti filantropici, società di mutuo soccorso ed altri enti”.
“La qualifica di Ets, che si acquisisce con l’iscrizione al Runts, concede la possibilità agli aventi diritto, di beneficiare di agevolazioni, anche di natura fiscale, di accedere al 5 per mille, a contributi pubblici e a stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni. Per alcuni inoltre vale ai fini dell’acquisizione della personalità giuridica”.
De Rose raccomanda “la massima attenzione e sensibilità, a gestire questo delicato passaggio al Runts, da parte degli uffici regionali e dal Ministero” e “raccomanda ai soggetti interessati di rendersi parte attiva nel controllo della propria posizione ai fini dell’iscrizione”.
Parla poi degli step cruciali. Il 23 novembre p infatti partita la “migrazione di tutti i dati delle Aps e delle Odv da parte del Ministero e degli enti territoriali che terminerà il 21 febbraio. Gli uffici competenti avranno 180 giorni in base alle scadenze, per verificare i dati validi ai fini dell’iscrizione, in ogni caso, in assenza di comunicazioni e di diniego, vale per l’iscrizione il silenzio assenso”.
“Dal 24 novembre 2021 al contrario, gli altri enti che non siano Aps, Odv oppure Onlus e che intendano acquisire la qualifica di Ets devono richiederne l’iscrizione telematicamente verificando che i loro Statuti siano in linea con quanto previsto dal Codice del Terzo Settore. Si fa presente che Aps, Odv e Onlus possono apportare le modifiche in maniera semplificata entro il 31 maggio”.
“Capitolo a parte merita la migrazione delle 22.000 Onlus in quanto l’anagrafe è stata di fatto “congelata” con l’avvio del Runts, essa cesserà di esistere dal 1 gennaio del periodo d’imposta successivo a quello in cui arriverà l’autorizzazione della Commissione Europea, con cui si darà il via libera alle nuove misure fiscali introdotte dalla riforma del Terzo Settore”.
De Rose accenna dunque al dilemma per le onlus “se richiedere autonomamente sin da subito l’iscrizione al Runts oppure attendere”. Le onlus dovranno tuttavia aspettare che “l’Agenzia delle Entrate renda pubblici gli elenchi per poi procedere in proprio all’iscrizione”. Ma per De Rose “il problema più grande da risolvere è quella relativa alla ricezione del 5 per mille, ma il Decreto Milleproroghe 2022 ha chiarito che le onlus già accreditate al contributo del 5 per mille 2021 continueranno fino al 2022 con gli stessi criteri”.
“Per quanto riguarda gli Enti che hanno o devono acquisire la personalità giuridica dovranno rivolgersi al proprio Notaio di fiducia che ne curerà gli adempimenti. Infine le Imprese e Cooperative sociali iscritte nella sezione imprese sociali tenuto presso il Registro delle Imprese non devono effettuare adempimenti perché tale iscrizione soddisfa il requisito di iscrizione al Runts”.