Morte bimba affetta da Covid, Bruni: “assoluta inadeguatezza della sanità in Calabria”
“La morte di Ginevra, la bambina di Mesoraca trasferita al Bambin Gesù a Roma per complicanze dovute al Covid é una tragedia umana che lascia senza fiato. I genitori non dovrebbero mai sopravvivere ai propri figli ma il caso di questa povera creatura provoca un dolore atroce, lascia senza parole, annichilisce e annienta”. Amalia Bruni, leader del Centrosinistra in Consiglio regionale riflette commossa sulla vicenda della piccola Ginevra che è deceduta per il Covid.
“Ai genitori Rossella e Giuseppe - aggiunge la Bruni - vorrei far arrivare l’affetto di tutti i calabresi che si stringono intorno a loro."
Per la leader del centrosinistra in Consiglio regionale "la mancanza di terapie intensive pediatriche in tutta la Calabria è uno degli aspetti della nostra sanità agonizzante, dove manca di tutto e da tempo non si riesce neppure a garantire i servizi essenziali".
"Ambulanze senza medici, reparti sguarniti, personale che diminuisce nel corso degli anni, pazienti costretti a emigrare per avere cure adeguate. Ci stiamo abituando a tutto, - aggiunge la Bruni- ci stanno togliendo tutto, anche la vita. In Calabria si vive due anni di meno che nel resto d’Italia e il tasso di mortalità neonatale è doppio rispetto alle altre zone del Paese. La morte di Ginevra è la drammatica testimonianza di quanto la sanità calabrese sia insufficiente, a tal punto che per un posto in terapia intensiva pediatrica è servito un aereo militare per trasferire la bambina a Roma al Bambin Gesù. Dobbiamo invertire la rotta, rimboccarci le maniche e operare concretamente. Basta con gli slogan, gli annunci e gli spot. Presidente Occhiuto, bisogna agire in fretta e con lungimiranza, -conclude- dobbiamo dare risposte concrete. Per una volta lasciamo stare gli annunci e interveniamo solo quando potremo dire questo è fatto. Lo dobbiamo anche a Ginevra”.