Cassano, festeggiamenti in onore di San Biagio
Festeggiamenti a Cassano allo Ionio in onore di San Biagio, patrono della diocesi. Così nella basilica minore si è svolta la mezza tenuta dall’arcivescovo Francesco Savino che ha chiesto ai fedeli “tre doni: la coerenza, credibilità e onestà”.
E ha chiesto alle persone presenti di avere “cura della natura, di voi stessi, delle vostre relazioni, dei diritti sanitari, dei diritti e dei doveri. Facciamo come il profeta Ezechiele, che non si arrende alla mondanità, abita la storia, va oltre e anticipa il futuro".
L'olio per l'accensione della lampada votiva, è stato offerto dal Comune di Montegiordano, rappresentato dal sindaco Rocco Introcaso.
Nella tradizione agiografica si attribuisce a san Biagio protezione da tutte le malattie della gola. Si narra infatti che, mentre il Vescovo non volendo rinnegare la fede in Gesù Cristo veniva condotto al supplizio, guarì un fanciullo che soffocava a causa di una lisca di pesce conficcatasi in gola. San Biagio affrontò il martirio nella certezza che Cristo ha vinto la morte e che nel Suo Nome possiamo anche perdere la vita biologica ma salviamo la vita eterna.
Nel corso della messa Savino ha chiesto “per sua intercessione, tre doni. Il primo: per il Vescovo e tutti i presbiteri della Diocesi, chiediamo il dono della coerenza per essere pastori ad immagine e somiglianza di Gesù, disponibili all’ascolto vero, pronti a dare tutto senza pretendere nulla, solidali con tutti, in particolare con i più fragili e più deboli”.
“Il secondo: per tutta la Chiesa diocesana, imploriamo il dono della credibilità che dipende dal riconoscere che Gesù è al centro di ogni pensiero e di ogni azione. Chiediamo una Chiesa appassionata del Signore fino ad essere trasparenza del Vangelo di salvezza in attesa del compimento del Regno di Dio. Infine chiediamo per gli uomini e le donne impegnati nelle Istituzioni politiche, il dono dell’onestà e della intelligenza perché riconoscano le necessità della gente. Affidiamo a San Biagio i 22 Comuni di questa Diocesi e supplichiamo il Signore di custodire il nostro desiderio di essere santificati”, ha concluso il vescovo.