Tirocinanti, Serrao (Prc): “Non riceverli è stato un errore”

Calabria Politica
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"Considero doveroso ragionare, a mente fredda, su quanto accaduto, lo scorso martedì 8 febbraio, presso la Cittadella regionale". È quanto dichiara in una nota stampa Mimmo Serrao, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista. "Insieme al segretario della Federazione di Catanzaro, Mario Sinopoli, ed al Responsabile regionale del Lavoro, Antonio Campanella, oltre ad una delegazione di Partito delle varie Federazioni, ero lì anch’io, per dimostrare la vicinanza ai tirocinanti in lotta per la stabilizzazione, considerato che, da anni ormai, prestano la loro attività lavorativa negli Enti locali, assicurando la funzionalità dei servizi interni ed esterni, senza alcuna garanzia e tutela né da parte del Governo centrale né della Regione Calabria".

"Non ho avuto affatto l’impressione di trovarmi davanti a persone strumentalizzabili: sui loro volti e nelle loro parole solo l’evidenza della crisi, la frustrazione, l’amarezza di tanti e tante che non intravedono alcuna possibilità per il futuro e si sentono stanchi di infinite promesse mancate" prosegue Serrao. "Avevano bisogno di essere ricevuti (tra l’altro in un palazzo che dovrebbe accogliere i cittadini), per confrontarsi con l’istituzione - com’è normale- ed invece sono stati respinti. Da qui la reazione".

"Politicamente, presidente, non ritengo per niente giustificabile il suo atteggiamento: per chi occupa la sua posizione non dovrebbe essere affatto conveniente negarsi per ripicca, adducendo motivazioni prive di senso. Ritengo, inoltre, gravi (oltre che una caduta di stile) le argomentazioni usate contro i sindacalisti dell’USB, giustamente al fianco dei lavoratori" conclude. "Voglio sperare che questa mia lettera aperta possa offrirle spunti di riflessione e, nonostante l’evidenza dei fatti, mi auguro che in un prossimo futuro si possa ristabilire un tavolo di confronto leale, per discutere di possibili soluzioni".