Rende. Attivisti del M5S denunciano: “siringhe al Parco Robinson, proprio dove giocano i bambini”

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Il Parco Robinson di Rende è diventato preda di tossicodipendenti. A denunciare una situazione molto preoccupante, proprio in un luogo di ritrovo per bambini, sono gli attivisti del Movimento 5 Stelle che precisano in una nota: “Ci è stata segnalata la preoccupante presenza di siringhe al parco Robinson. Chi si inietta una dose nell’area verde frequentata dai bambini, si libera dell’ago dove capita. Ma ubicata nel parco c’è anche una scuola materna e sono diverse le mamme e papà rendesi che portano i propri figli a giocare, nei pomeriggi dopo la scuola tra le zone verdi del Parco.”

“Il Sindaco Manna – proseguono i pentastellati - si attivi immediatamente per bonificare e sorvegliare l’area, anche attraverso l’utilizzo di fotocamere. I frequenti ritrovamenti di queste siringhe, una addirittura infilzata in una finestra della scuola materna, stanno alimentando i timori dei genitori e degli insegnanti dell’istituto. Il sindaco Manna, quale autorità sanitaria nonché in qualità di ufficiale di governo, avrebbe già dovuto garantire il suo intervento, - aggiungono - perché non è la prima volta che viene segnalato come il Parco Robinson, dopo la chiusura alle venti di ogni sera, diventi preda di tossicodipendenti alla ricerca di un luogo riservato per bucarsi. Non è accettabile avere un pericolo simile vicino ad una scuola, in un parco così bello che potrebbe e dovrebbe essere il fiore all’occhiello della nostra città e che invece è sempre più abbandonato all’incuria e al degrado. Adesso, quindi, - continuano gli attivisti pentastellati - visto gli allarmanti ritrovamenti di siringhe di questi giorni, bisogna garantire una vigilanza più intensiva, perché iniziano ad essere troppi i luoghi della città che sfuggono ai controlli.”

“La nostra proposta rimane quella di mettere a sistema le tante aree verdi dei quartieri, piccole e grandi, spesso frammentate, dell’intera area urbana cosentina, - concludono gli attivisti - collegandole con un sistema di percorsi pedonali e piste ciclabili e con telecamere che garantiscano il controllo. E serve comunque un intervento serio anche sul sociale, perché il fenomeno della tossicodipendenza evidenzia un disagio che va affrontato di petto, senza far finta di niente come sembra fare l’amministrazione cittadina”.