Piccola ucraina investita e uccisa a Cantorato, alla guida c’era un 18enne ancora senza patente
Ci sono due indagati per la morte della bimba ucraina di appena 5 anni investita e uccisa ieri sera in località Cantorato, a pochi chilometri da Crotone.
Si tratta di padre e figlio (D.F.F. e D.F.G.P le iniziali) rispettivamente di 44 e 18 anni, che viaggiavano a bordo del mezzo, un Fiat Doblo arancione, che ha travolto mortalmente la piccola.
Entrambi sono stati denunciati a piede libero dalla Procura della Repubblica del capoluogo pitagorico: il 18enne, con precedenti di polizia, per l’ipotesi di reato di omicidio stradale aggravato; il papà, invece, per concorso in omicidio stradale.
LA TRAGICA FATALITÀ
La tragedia è avvenuta intorno alle sette di ieri sera, domenica 20 marzo (QUI). Da quanto ricostruito dai carabinieri, giunti poco dopo sul posto, i tre - la piccola, Taisija Martseniuk, la cugina 17enne, anche lei ucraina, ed il ragazzo di quest’ultima, un giovane crotonese di 16 anni, stavano camminando a bordo strada, sul lato destro della Sp 22, all’altezza del civico 52, in direzione della Statale 106, in un tratto coperto dall’illuminazione pubblica.
Il mezzo sarebbe sopraggiunto investendoli e cagionando, dunque, la morte della bambina ed il ferimento non grave del ragazzo minorenne.
Il 16enne, al momento, si trova infatti ricoverato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Crotone in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, per via dei politraumi subiti.
La vicenda ha destato enorme tristezza nella comunità crotonese, tanto che il sindaco Vincenzo Voce ha inteso istituire il lutto cittadino per il giorno in cui si terranno i funerali della giovanissima vittima (QUI).
La bambina, insieme alla mamma di 29 anni ed al fratellino, erano arrivati in città a fine febbraio scorso, dopo esser fuggiti dagli orrori della guerra che attanaglia il loro paese. Erano ospiti di una familiare, una zia che vive non lontano luogo della tragedia.
LE INDAGINI DEI MILITARI
Le indagini sull’accaduto sono state condotte immediatamente dai Carabinieri della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia pitagorica, coadiuvati dai colleghi della Sezione Operativa e del Reparto Operativo del Comando Provinciale.
Determinanti sono risultate le acquisizioni informative effettuate sul luogo dell’incidente e le testimonianze raccolte da persone potenzialmente informate sui fatti e dai familiari dei due deferiti.
Tutti hanno collaborato con i militari per ricostruire l’evento, e gli investigatori sono così arrivati ad accertare che al volante del mezzo, al momento del sinistro, vi fosse il 18enne che era senza patente di guida ma munito del Foglio Rosa, che non permette comunque di guidare di sera, mentre il genitore sarebbe stato seduto sul lato passeggero.
Intanto la salma della piccola è stata traslata all’obitorio del Capoluogo e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per lo svolgimento del successivo esame autoptico.