Sud e PNRR: prospettive di ripresa economica in Calabria
In queste settimane si sta molto dibattendo sulle potenzialità del PNRR e soprattutto sul fatto che queste siano sfruttate appieno al Sud e in particolar modo in Calabria, la nostra Regione, oppure no. Cerchiamo di fare il punto della situazione.
Cos’è il PNRR
Quando parliamo di PNRR non facciamo altro che fare riferimento al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di un documento che ogni Stato membro dell’Unione predispone per accedere a dei fonti NGEU, ovvero Next Generation EU, uno strumento che l’Unione Europea ha deciso di proporre dopo la pandemia per favorire la ripresa economica.
Difatti, in concreto, parliamo di un pacchetto da circa 750 miliardi di euro che è costituito da prestiti e da sovvenzioni che hanno come obiettivo principale la ripresa e la resilienza: hanno una durata di 6 anni, dal 2021 al 2026. Anche l’Italia, come gli altri Paesi membri ha deciso di illustrare la gestione dei fondi NGEU, predisponendo un PNRR e descrivendo i vari progetti che si intendono realizzare con i fondi, delineando un calendario.
Rischio perdita fondi in Calabria
In Calabria la situazione è intricata. Per esempio, l’alta velocità ferroviaria rischia di non vedersi riservare i fondi. Ci sono già ritardi ed opere incompiute nei decenni passati e i sindacati si stanno attivando in maniera molto concreta affinché non si perda questa occasione. Lo stesso segretario CGIL Calabria, Angelo Sposato, aveva parlato qualche settimana fa confermando come i problemi fossero ancora presenti specie per quanto concerne i 450 km di ferrovia che dovrebbero collegare Salerno e Reggio Calabria. I cantieri devono ripartire in maniera rapida per individuare i fondi da Tarsia a Reggio. Per questo motivo è partita un’azione concreta nei confronti del Governo, cercando di accelerare i tempi.
Fino a qualche settimana fa, in generale, erano praticamente nulli i bandi presentati dalla Calabria per gli anticipi sul Fondo di Sviluppo e Coesione. Circa 6,3 miliardi di euro che il Governo ha previsto di anticipare rispetto ai fondi POR grazie ad accordo con UE. Il CIPESS aveva dato il via libera per l’anticipazione di quasi 5 miliardi di euro dai fondi 2021-2027 riguardanti le opere infrastrutturali cantierabili (a cui si dovrebbero aggiungere circa 1,6 miliardi di euro di interventi strategici programmati).
Per quanto riguarda il fondo Coesione, oltre l’80% dei fondi sono stati assegnati al Sud Italia. Difatti, in tal caso, il finanziamento si pone in continuità con il PNRR e il PNC. Si può notare come i progetti finanziati approvati in Calabria si contino sulle dita di una mano. Tra questo troviamo l’ANAS, che ha ricevuto un finanziamento di oltre 220 milioni di euro per il lotto di Statale che va da Crotone a Catanzaro.
Prospettive future
A prescindere dai fondi europei, si potrebbe anche immaginare una nuova realtà di investimento. Per esempio, basti pensare al fatto che uno dei settori che non ha conosciuto crisi nei periodi di post pandemia è quello legato al gioco. I casino soldi veri che si trovano in rete hanno accresciuto enormemente il loro potenziale e la loro utenza. D’altronde si tratta di un settore in costante crescita ed evoluzione.
Ciò si potrebbe tranquillamente considerare in ottica investimenti anche in strutture fisiche. Non dimentichiamo che in Calabria ha aperto una scuola per diventare croupier, ma che al contempo non vi siano presenti sul territorio dei veri e propri casino fisici di grande entità. Strutture di questo tipo garantirebbero un enorme afflusso di turisti, ancor più di quelli che già scelgono questa Regione ogni anno per trascorrere le loro vacanze. Al contempo si genererebbe una mole di lavoro impressionante per tantissime persone.