Poeti per la pace, evento all’istituto superiore di Crosia
Si chiama “Poeti per la Pace” l’incontro che si è tenuto a Mirto Crosia nell’ambito della Giornata mondiale del bacio - un bacio fraterno e poetico per la pace, all’istituto d’istruzione superiore liceo scientifico e istituto tecnico economico. L’iniziativa partita da Giovanni Mulé, con l’accordo della dirigente scolastica Sara Giulia Aiello e dei responsabili di plesso Gianfranco Manna, Caterina Urso e Gina Falco, ha coinvolto i poeti Anna Lauria ed Emanuele Aloisi, riscuotendo l’attenzione degli studenti presenti.
Manna ha introdotto gli ospiti e inaugurato l’evento focalizzandone la particolare delicatezza e attualità, non solo per gli sconvolgenti eventi di guerra in corso e per le potenziali irreversibili conseguenze nucleari per l'intero pianeta, ma anche per gli scenari inquietanti che si prospettano per le emergenze ambientali, dalle complesse declinazioni antropiche ed ecologiche, su scala globale: la poesia viene incontro come strumento che riporta al senso dell'armonia, al riflessivo soffermarsi sulle emozioni, sul senso della pura bellezza, sulla necessità del superamento culturale di un desueto concetto di spazio e di tempo.
È intervenuto Mulé che ha introdotto la mediatrice interculturale per la comunità ucraina Viola Huzynets insieme alla sua collega e operatrice sociale Todorova Temenushka che hanno parlato delle vere vittime di questa guerra: i bambini ai quali è stato tolto il futuro. La mediatrice ha chiesto al popolo italiano di accogliere la sua gente con benevolenza e ha auspicato l’immediata pace. Dal suo sguardo trapelava tanta commozione interiore in quanto, a suo dire, non si aspettava di dover gestire parte di questi flussi migratori attraverso una rete associativa locale che, in modo solidale, cerca di fornire beni di prima necessità e servizi alla sua gente.
La poetessa Anna Lauria è stata introdotta dalla sua videopoesia dedicata ai bambini ucraini. Ha poi rivolto un appello ai giovani esortandoli a usare i social per lanciare messaggi di pace giacché ognuno deve fare la propria parte. Inoltre ricordando Guerra e Pace di Tolstoj ha sottolineato l’importanza di una pace perpetua e universale.
Intenso anche l’intervento del poeta Emanuele Aloisi che ha dato voce alle sue poesie e proposto le sue videopoesie come messaggeri di pace, dal titolo: L’Eterno Viaggiatore e Gli occhi di un bambino.
Ha poi concluso Mulé che ha proposto la sua videopoesia “Mugello - Mandorla di luce” e invogliato i giovani alla riflessione, a porsi domande e cercare percorsi interiori per comprendere meglio la realtà interiore ed esteriore per diventare cittadini attivi, partecipi e solidali, empatici nell’accogliere chi al momento soffre per essere stato spodestato dai propri natali, dalla propria identità - civiltà, dalla propria terra d’origine.
Infine, sono stati donati diversi libri a cura dell’associazione Itaca - Dal Tirreno allo Jonio - il cui presidente è Aloisi e da Mulé ideatore di questo premio itinerante in viaggio per l’Italia per un Nuovo Umanesimo che sappia farsi portavoce di un amore universale dove ogni Odisseo, naufrago a causa di varie vicissitudini della vita, accolto da Nausicaa, possa rientrare nella propria terra patria per il sentimento culturale di “senso di appartenenza” ma, contemporaneamente, sentirsi anche cittadino del mondo attraverso l’accoglienza, l’ospitalità, la sorellanza e la fratellanza.
Aver portato la poesia a scuola in questo periodo difficile è stato un momento di respiro e apertura all’altro, un messaggio con cui i poeti si sono rivolti alla comunità scolastica definendosi costruttori di pace: solo vincendo l’oscurità che alberga nella giungla dei cuori, si può porre termine alle guerre affidando il nostro sguardo alla luce.
Già Dante Alighieri, nel suo viaggio ultraterreno, affinando il proprio sguardo verso un flusso di coscienza che fa riferimento a una luce divina, parla della ragione e dell’Amore universale come elementi capaci di superare il continuum spazio - temporale per tradursi in una fonte abbagliante di evoluzione comune: che l'amore possa contagiare tutti noi.