Csm, per Saccomanno (Lega) è “indispensabile riforma sull’elezione”

Calabria Politica

"I magistrati hanno proclamato lo sciopero per il 16 maggio. Un momento di protesta per la riforma del Csm. Anche se non vi è unità e, quindi, stanno attendendo una risposta da parte di tutti i magistrati per ufficializzare". Lo dichiara in una nota il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno, che prosegue: "Comunque, hanno già fatto sapere che non parteciperanno allo sciopero quelli che aderiscono a Articolo 101, in quanto sono contrari alla riforma in modo assoluto, ma proprio per questo giudicano un solo giorno di sciopero una protesta molto blanda".

"Senza entrare nella opportunità del proclamato sciopero, non può non evidenziarsi che è indispensabile una seria riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario. Non è concepibile che un soggetto fondamentale per far funzionare oggettivamente il sistema giustizia, possa essere controllato da correnti che, spesso, sono la lunga mano dei partiti o di altri interessi! Palamara insegna!" attacca l'esponente del carroccio. "I magistrati chiedono giustamente autonomia ed indipendenza, ma devono poi essere conseguenziali ed agire, quindi, con autorevolezza, trasparenza, imparzialità, professionalità e tanta indipendenza. Ma così non è".

"Sono tantissimi i casi in cui quella autonomia richiesta non esiste e tanti si sono piegati e si piegano alle logiche delle correnti, quando va bene! La mancata elezione del procuratore Nicola Gratteri è la prova più evidente di cosa accade e di come le scelte, che dovrebbero essere basate sulla meritocrazia e sui titoli, invece vengono governate dagli schieramenti delle varie correnti" afferma ancora Saccomanno. "Ed allora non si comprende, veramente, su cosa si basa la protesta e quale diritto hanno questi servitori dello Stato di contrastare una volontà del legislatore".

"La Lega, si augura che non accadano più vicende come quelle che hanno interessato l’elezione del Procuratore Nazionale Antimafia e che, invece, si possa veramente ritornare ad avere speranza e fiducia nei tanti onesti magistrati, che hanno anche perso la vita per difendere le Istituzioni e che non hanno nulla a che vedere con coloro -meno male pochi- che, pur essendo magistrati, non hanno alcuna caratura o alta moralità che è indispensabile per essere dei veri giudicanti" conclude.