Cia: nuova sede a San Giorgio Albanese

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La Confederazione Italiana Agricoltori di San Giorgio Albanese ha una nuova sede. Al taglio del nastro, insieme a Franco Mazzei e Francesco Vangieri, responsabili locali dell'organizzazione, e al Sindaco della citta' arbheresce, Mario Scura,c'erano Francesco Barbarossa, Presidente della CIA provinciale, e Mauro D'Acri, Presidente regionale. E' stato proprio il primo cittadino a sottolineare l'importanza che puo' rivestire l'OPA in un'area interna come quella di San Giorgio, che, ha detto, "chiede servizi per poter gestire la propria attivita' quotidiana senza doversi sobbarcare spostamenti fisici in alcuni casi lunghi e dispendiosi. Ecco perche' saluto con grande soddisfazione questa scelta della CIA". Un ragionamento sottolineato anche dai dirigenti CIA, che vedono la loro organizzazione come un utile strumento capace di promuovere informazione anche all'indirizzo dei tanti giovani che possono essere aiutati nella scelta di restare nei loro luoghi di origine. E per fare questo "occorre anche da parte nostra indicare quali possono essere le occasioni piu' interessanti per sviluppare iniziative economiche - ha sostenuto nelle sue conclusioni il Presidente Mauro D'Acri - troppo spesso infatti parliamo di grandi temi e ci dimentichiamo che il nostro primo impegno e' quello di agevolare l'incontro tra la domanda reale di un territorio e la conseguente offerta che le energie di quello stesso territorio possono sviluppare". La CIA e' anche, forse soprattutto, questo: una moderna e combattiva organizzazione professionale al servizio dell'impresa agricola e dell'agricoltura, un settore che puo' effettivamente dare risposte alla fame di lavoro che e' piu' acuta proprio nelle aree interne. "L'intento e' quello di radicarci sempre piu' e meglio nel territorio - ha aggiunto D'Acri - perche' per noi e' fondamentale costruire dal basso la programmazione del primo settore". A conclusione dell'incontro e' seguito un rinfresco e una degustazione di prodotti tipici, che restano la vera forza trainante dell'economia calabrese.