Provincia Crotone, il vicepresidente Prati a Trieste
Nei giorni scorsi il vicepresidente della Provincia di Crotone, Ubaldo Prati, si è recato a Trieste per incontri di approfondimento sulle tematiche ambientali, energetiche e dello smaltimento dei rifiuti. Con Maurizio Fermeglia, docente del Dipartimento Ingegneria industriale e dell’informazione dell’Università di Trieste, sono stati discussi gli aspetti del piano energetico provinciale, che deve raggiungere il risultato di rendere autonoma la provincia di Crotone da fonti fossili. Si è concordato di attivare una collaborazione tra l’ateneo giuliano ed il Consorzio universitario crotonese. In particolare il confronto ha riguardato la tecnica del trattamento dei rifiuti attraverso la dissociazione molecolare, che era stata recentemente esaminata in alcune riunioni svoltesi in Provincia con esperti della materia. Per quanto concerne le energie rinnovabili, la riflessione è caduta sulla necessità di individuare a lungo termine fonti energetiche che non siano solo l’eolico e il fotovoltaico, oggi largamente prevalenti. Si sono valutate, perciò, le potenzialità vastissime che può offrire l’uso dell’idrogeno, fonte assolutamente pulita e inesauribile. Proseguendo nei suoi incontri, il vicepresidente Prati ha fatto visita all’Area Marina Protetta di Miramare, dove, insieme al dott. Spoto, Dirigente della struttura, ha preso in considerazione e analizzato le problematiche comuni alle riserve marine. Si è constatato che attualmente i finanziamenti statali ai diversi siti vengono concessi senza differenziazioni, indipendentemente, cioè, dall’estensione e dalla effettiva fruizione. La notizia rilevante è che si sta approntando un software gestionale di tutte le aree marine protette per ottimizzare la gestione di questi pregevoli sistemi ambientali. Sarà così possibile individuare in tempo reale i punti di crisi e predisporre rapidamente interventi per superare le situazioni che presentano difficoltà. Proprio per questo è importante che l’Amp “Capo Rizzuto” entri a far parte di questa rete di collegamento funzionale che consente la condivisione delle esperienze e delle metodologie di conduzione. A tal fine sarà indispensabile pervenire ad una ripartizione dei fondi con criteri più razionali e, contemporaneamente, attuare in loco una politica delle entrate che sia rispondente alle necessità di una delle più grandi aree marine d’Europa, mettendola in grado di erogare servizi soddisfacenti e qualitativamente conformi agli standard nazionali.