Inquinamento acustico: cosa può comportare e come fronteggiarlo
L’inquinamento acustico è un problema davvero molto serio oltre che tipico di quest’epoca, un problema che, purtroppo, viene in tantissime occasioni trascurato.
A livello di senso comune, infatti, si è abituati a ritenere che il rumore sia un semplice fastidio, ma non è assolutamente così, perché l’esposizione costante a rumori, anche non particolarmente forti, può avere effetti molto negativi sulla persona, fino a fare ammalare.
Cosa può comportare l’inquinamento acustico
Gli effetti negativi dell’inquinamento acustico sono molteplici e soprattutto subdoli: quelli più gravi, infatti, tendono a manifestarsi nel lungo periodo, e difficilmente vengono propriamente associati alla loro reale causa.
Ad ogni modo, l’esposizione costante ad inquinamento acustico può causare disturbi lievi quali irritabilità, stress e leggere sensazioni di ansia, fino a disturbi del sonno e dell’umore, problemi cardiocircolatori e, nei casi più gravi, perfino degli ictus.
Molteplici ricerche hanno confermato come il generale livello di salute delle persone costantemente esposte ad inquinamento acustico sia inferiore rispetto a quello di chi non convive con questo problema, è dunque evidente come l’inquinamento acustico sia una minaccia che non può essere sottovalutata.
I contesti maggiormente “a rischio”
I contesti in cui l’inquinamento acustico tende ad essere più problematico sono l’abitazione, senza dubbio, sia perché è il luogo in cui si trascorre più tempo nell’arco della giornata, sia perché è proprio in casa che si riposa e si necessita dunque del massimo silenzio.
Lo stesso vale per il luogo di lavoro: anche per esigenze professionali, infatti, siamo portati a trascorrere molto tempo in un determinato ambito, quindi è opportuno proteggersi in maniera adeguata, anche nei vari trasferimenti quotidiani, soprattutto se in ambito urbano, l’inquinamento acustico ha la sua rilevanza.
Come proteggersi dall’inquinamento acustico
Se ci si chiede come proteggersi dall’inquinamento acustico, dunque, non esiste una risposta univoca: bisogna individuare le giuste contromisure in relazione al contesto e al tipo di minaccia a cui si è esposti.
In casa, ad esempio, è fondamentale riuscire a ricreare una condizione di silenzio impeccabile. In che modo?
Installare serramenti specifici, come ad esempio le finestre in PVC antirumore di Finestre Antirumore, è in genere più che sufficiente: nella grande maggioranza dei casi, infatti, i rumori si insinuano dall’esterno, quindi dal traffico stradale e da quant’altro può creare rumore, e le finestre e le portefinestre sono il principale viatico attraverso cui raggiungono gli ambienti interni.
Se il rumore proviene da un immobile adiacente, come può ad esempio essere il piano inferiore, oppure un appartamento laterale, si può inoltre pensare di realizzare un’insonorizzazione mirata tramite l’installazione di appositi pannelli isolanti in corrispondenza della superficie da cui proviene il rumore.
Per quel che riguarda la protezione dall’inquinamento acustico sul lavoro, inoltre, bisogna considerare nel dettaglio le caratteristiche dell’attività svolta.
Se il lavoro prevede l’esposizione a rumori piuttosto intensi, l’udito dovrebbe essere protetto tramite appositi DPI, dispositivi di protezione individuale; alla luce di questo, dunque, è fondamentale informarsi per scoprire se il proprio datore di lavoro rispetta le normative vigenti fornendo tutte le protezioni del caso.
Quanto all’inquinamento acustico che si fronteggia per gli spostamenti personali in città, ovviamente, c’è poco da fare, ma se si viaggia su mezzi pubblici, o comunque se non si ha la necessità di condurre alcun veicolo, si può assolutamente pensare di proteggere l’udito, magari indossando delle cuffie per ascoltare della piacevole musica, oppure utilizzando i classici tappi auricolari.